I murales di Furore, vere e proprie opere d'arte en plein air che la eleggono a "Paese dipinto", oltraggiati. È di questi giorni l'affissione di alcuni avvisi di divieto di sosta e di fermata. da parte del Comune di Furore, proprio sui muri "d'autore". Laddove sono soliti sostare per lungo tempo bus turistici. In particolare sui grossi pannelli all'ingresso del paese, ricalcati nel 2018 dagli artisti francesi Hugo Sanz e Arno Geisseller si ben nota il segnale stradale e l'avviso.

Una iniziativa di poco gusto, vera e propria bruttura frutto dell'assenza di sensibilità verso il bello e l'arte.

Rabbia e indignazione da parte dell'ex sindaco Raffaele Ferraioli, colui il quale dal 1982, con le prime opere dei fratelli Mazzella, diede vita all'idea di "Furore paese dipinto".

«E' a dir poco inquietante l''affissione, all'ingresso di Furore, di manifesti sui "Muri d'Autore" che rappresentano ormai una risorsa strategica fra le più preziose per il "paese dipinto" - dice Ferraioli - Dissacrare, rinnegare, disconoscere, sconfessare il proprio passato è da ottusi, indegni di rappresentare una comunità civile».