Raffaele Caiazzo, 44enne, era innamorato della sua nuora, Maria Brigida Pesacane, e soffriva di una forma morbosa di gelosia per ogni uomo che l'avvicinava, in particolare per il genero che vedeva come il più pericoloso rivale.

E' questo il movente che avrebbe portato il 44enne ad uccidere non solo la nuora ma anche il genero, Luigi Cammisa, a Sant'Antimo.

Come scrive Il Mattino, Caiazzo ha ucciso il genero con sette colpi di pistola e venti minuti dopo ha sparato altri cinque colpi contro la moglie del figlio, uccidendola davanti ai due nipotini.

L'assassino ha eliminato il presunto ma innocente e inconsapevole rivale e cancellato l'oggetto dei suoi desideri.

L'omicidio è stato convalidato dal gip Simona Farina del Tribunale di Napoli Nord.