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Cronaca

Ecco la "Chiesa di San Vito Sostenibile"

Inserito da (admin), lunedì 29 marzo 2010 00:00:00

Martedì 23 marzo, presso la Chiesa di San Vito a Cava de’ Tirreni, si è tenuta la presentazione del Progetto “Chiesa di San Vito Sostenibile”, curato dall’associazione ambientale Cavamc2. Alla presentazione, curata dal Comitato Scientifico dell’associazione Cavamc2, in collaborazione con il settimanale locale Montefinestra, sono intervenuti l’Arcivescovo Mons. Orazio Soricelli ed il Vicario Generale dell’Arcidiocesi, don Osvaldo Masullo.

Il Progetto rientra nell’ambito dell’azione iniziata nel novembre del 2008 per la proposta al Comune di Cava de’ Tirreni di un Partenariato Pubblico Privato finalizzato alla costituzione di una Società di Servizi Energetici (E.S.Co. - Energy Service Company). Sull’argomento E.S.Co. la principale collaborazione, oltre che con il Comune, si è svolta con la Casartigiani di Salerno ed altre associazioni ambientali, oltre che con l’Osservatorio Permanente per l’Ambiente presso il Comune di Cava de’ Tirreni.

La Chiesa di San Vito è stata costruita circa 40 anni fa. Il tetto non contiene l’umidità. Diverse volte si è tentato di rimediare con diversi interventi. Rifare il tetto è troppo costoso e non sostenibile per la Curia (la spesa preventivata nel progetto elaborato circa 7 anni fa aveva un budget di circa 200mila euro). La struttura è molto solida, tanto che nell’80 il terremoto non l’ha minimamente intaccata, unica Chiesa di Cava a non essere stata danneggiata dal sisma.

L’Idea oggetto del progetto è quella di operare un intervento autofinanziante, senza toccare la struttura portante, rendendo l’edificio efficiente energeticamente, più bello, abilitando i locali sottostanti e facendolo diventare un immobile simbolo per la Città sia dal punto di vista estetico che dal punto di vista dell’Efficienza Energetica e della valorizzazione dei contenuti interni.

L’intervento progettato, quindi, ha come linea guida essenziale la tecnica del Finanziamento tramite Terzi: un soggetto, una società di servizi energetici, esegue l’operazione, assumendone l’onere progettuale, il rischio finanziario, la responsabilità esecutiva dell’opera e la manutenzione, ammortizzandone le spese d’investimento e manutentive con il risparmio e, quindi, gli utili rivenienti dalla produzione energetica dell'opera.

In breve:
1) se la Parrocchia volesse applicare il vecchio progetto elaborato circa 7 anni fa, con il quale, sostanzialmente, si sarebbe rifatto il tetto con una copertura in rame, avrebbe dovuto investire il capitale occorrente per l’opera, circa 200mila euro, si sarebbe dovuto accollare l’onere manutentivo, avrebbe dovuto curare tutta l’attività progettuale e di disbrigo delle pratiche amministrative. Eccetto la soluzione del problema dell’umidità causata dalle precipitazioni meteoriche, nessun altro vantaggio sarebbe stato ottenuto.

2) Con l’applicazione del Progetto “Chiesa di San Vito Sostenibile” viceversa:
a) la Parrocchia non sosterrebbe alcun onere finanziario, anzi otterrebbe l’azzeramento della bolletta energivora;
b) si risolverebbe il problema dell’infiltrazione dal tetto;
c) si risolverebbe il problema della circolazione dell’area e termico all’interno della Chiesa;
d) si otterrebbero maggiori superfici coperte fruibili;
e) migliorerebbe la luminosità naturale all’interno della Chiesa;
f) sarebbe applicato un sistema di illuminazione artificiale di ultima generazione a Led, più efficiente ed a minor consumi energetici;
g) si risolverebbe immediatamente il problema dell’occupazione dell’asse viario intorno alla Chiesa, causato il mercoledì dai “mercatali” e negli altri giorni dalle automobili parcheggiate per l’accesso alla Chiesa o alla vicina Scuola. Infatti, coinvolgendo l’area privata antistante la Chiesa e confinante con il Corso Giovanni Palatucci, si otterrebbe una sorta di “dependance” della vicina Area Fieristica che potrebbe ospitare almeno 40 mercatali e negli altri 6 giorni settimanali essere utilizzato parzialmente per parcheggiare le automobili ed in parte per ospitare un “Farmer Market”;
h) si otterrebbe, dall’area del privato indicata alla lettera g), un diretto accesso al piano interrato della Chiesa, attualmente inutilizzato, che potrebbe ospitare attività museali, religiose (da un presepe vivente permanente ad una Via Crucis ed a laboratori di sviluppo artigianale per i giovani della parrocchia, etc.);
i) si otterrebbe un “chiosco” esterno per le celebrazioni all’aperto;
l) l’intero immobile avrebbe un’enorme visibilità architettonica avveniristica, che rappresenterà per la Parrocchia, il rione di San Vito, l’intera Curia e la Città uno degli “immobili simbolo” di applicazione dell’“Efficienza Energetica”;
m) tutti gli oneri e le responsabilità sarebbero riversati sul soggetto attuatore, la società di servizi energetici.

L’azione nella quale è inserito il progetto “Chiesa di San Vito Sostenibile” è quella avviata dall’associazione e dagli altri partners nel novembre del 2008 presso il Comune di Cava de’ Tirreni e con l’uscente Amministrazione Gravagnuolo. Ma qualunque sarà la prossima Amministrazione municipale, l’associazione Cavamc2 si sente di affermare che i progetti, sia della E.S.Co. che più semplicemente della Chiesa di San Vito, non abbiano un riferimento filosofico attuativo di tipo politico, ma sostanzialmente un riferimento squisitamente sociale.

Infatti, è ferma convinzione dell’associazione che le ricadute economiche e sociali siano tali che detti progetti risultino di irrinunciabile esecuzione. Per maggiore chiarezza, prendendo per esempio il mero progetto della Chiesa di San Vito, si sottolinea che, al di là del risparmio economico per la Parrocchia (a cui evidentemente avrebbero dovuto obbligatoriamente partecipare le 8mila famiglie della stessa), l’esecuzione e la manutenzione dell’opera vedrebbe coinvolte le PMI cittadine, quindi un ulteriore vantaggio, che in questo momento di congiuntura economica può rappresentare per l’intera Città un’opportunità irrinunciabile.

Associazione Cavamc2

Fonte: Il Portico

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