Tu sei qui: Cronaca"Evasione totale", nelle rete dei finanzieri un'associazione onlus
Inserito da (admin), martedì 9 ottobre 2012 00:00:00
Prendiamo spunto da un articolo pubblicato in questi giorni su un quotidiano locale, ove è stato reso noto alla cittadinanza di Cava de’Tirreni che un’associazione onlus o non profit cittadina, che “in apparenza” non aveva fini commerciali, era stata catalogata, per l’attività svolta nel biennio 2010-2011 (organizzazione e realizzazione di eventi a pagamento), fra gli “evasori totali” delle imposte dirette (i.v.a.) ed indirette (reddito d’impresa).
Alla luce della legislazione vigente e delle innumerevoli sentenze “pro-fisco” pronunciate dalle Commissioni tributarie provinciali, regionali e centrale, nonché dai Tribunali nazionali, tale associazione, peraltro non prettamente di natura storico-socio-culturale, ha svolto una vera e propria attività imprenditoriale e si è messa nei pasticci. Sottolineiamo che sono esclusi dal pagamento delle imposte sui redditi e dall’iva esclusivamente le associazioni che ricevono somme di denaro provenienti a seguito di attività svolta nei confronti dei soli soci, regolarmente e preventivamente iscritti al sodalizio organizzatore dell’evento.
L’associazione cavese, avendo organizzato e tenuto un evento simile a quello che da lustri si svolge in Germania, in occasione della festa della birra d’ottobre, non solamente nei confronti degli associati, ma verso quanti hanno avuto accesso nell’ampia piazza Mario Amabile, allestendo ed ospitando anche vari imprenditori in stand a pagamento, ha posto in essere, a tutti gli effetti, una vera e propria attività commerciale, come prevista nell’art. 2195 del codice civile; divenendo quindi “evasore totale”, attraendo alle more delle conseguenti sanzioni i tre rappresentanti legali pro-tempore: B.D.E., G.M. e G.L.
La terza edizione 2012, organizzata nella vasta area che accoglie la tensostruttura dell’ex Onpi di corso Giuseppe Mazzini, è stata realizzata dalla società cooperativa cavese “Nuovo Millennio”, che proprio mediante la fiscalizzazione dei corrispettivi ha regolarizzato la pratica fiscale.
L’attività ispettiva dei finanzieri della Tenenza di via Generale Luigi Parisi si è concretata con la ricostruzione d’incassi non registrati nelle prescritte scritture contabili per circa 200mila euro, oltre circa 70mila euro tra I.V.A. relativa e dovuta. Le sanzioni amministrative conseguenti, perché si chiuda definitivamente la pratica, verranno per singolo periodo d’imposta notificate ai citati tre responsabili dall’Agenzia delle Entrate di Salerno.
Nel recente passato abbiamo assistito, lungo il borgo porticato, alla realizzazione di altri eventi consimili nel corso dei quali è stato venduto di tutto e di più, come migliaia di sfogliatelle, peraltro non prodotte dai nostri magnifici pasticcieri, senza che fosse stato emesso un solo scontrino fiscale, come torroni ed altre derrate ed oggetti d’ogni specie, ma “la pacchia è finita”.
Livio Trapanese
Fonte: Il Portico
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