Tu sei qui: CronacaEx Manifattura, cresce la mobilitazione contro la cessione
Inserito da (admin), mercoledì 1 febbraio 2012 00:00:00
Ieri, martedì 31 gennaio, alle ore 18.30, si è svolta presso l’ex mercato coperto la prima assembla pubblica a difesa dell’Ex Manifattura Tabacchi. L’avvio di un dibattito pubblico a cui sembrano voler prendere parte le maggiori associazioni che gravitano intorno al centrosinistra cavese.
Alfredo Senatore, Segretario del Circolo PRC “G. Fortunato”, ha aperto i lavori dell’assemblea ringraziando gli intervenuti ed indicando nell’abbraccio tra la vecchia e la nuova generazione economica della città - commerciati, operai, impiegati, precari - l’alleanza inedita a difesa della città. «Stasera - ha dichiarato il neosegretario PRC - i volti della produzione e del commercio manifatturiero incontrano i precari ed i disoccupati, figli della de-industrializzazione voluta per Cava. Un terremoto economico che ha lasciato senza prospettive già due generazioni. Un’assenza di idea per lo sviluppo della città drammatico. La ripresa della Manifattura è la dichiarazione di una volontà: invertire al più presto il nostro passato prossimo, basta con le colate di cemento. Stasera qui parte una sfida al governo della città, con noi associazioni, cittadini e partiti per la Cava che vogliamo».
Bruno Todisco, avvocato del MALC, ha preso la parola per annunciare battaglia contro chi ha deciso la morte della città: «Il ricorso contro la svendita è già stato inviato al Consiglio di Stato, vogliamo restituire dignità a chi ha combattuto a difesa del Pubblico. Il nostro è un “j’accuse” a tutti quelli che, “bi-partisan della politica”, hanno avuto evidenti complicità nella svendita dell'immobile Manifattura».
Ha poi rincarato la dose Flora Calvanese, Presidente de “La Rosa di Gerico”: «Il MALC è un’associazione di utilità sociale a difesa degli interessi dei cavesi, pensiamo che il nostro primo interesse oggi sia la restituzione a tutti noi della Manifattura. E’ un’associazione di scopo, formata da associazioni, partiti e cittadini: Italia Nostra, Agorà, La Rosa di Gerico, Radiovostok, il Circolo Pablo Neruda, il Forum delle Donne, l’Associazione Frida, il Collettivo degli studenti cavesi, il Comitato Settimia Spizzichino, i GC, l’Anpi e gruppi partitici, come il PRC e l’IDV. Singoli e coraggiosi cittadini come il consigliere comunale PRC, Michele Mazzeo, che ha mostrato di non avere timore nel difendere i nostri beni comuni da violenze e devastazioni urbanistiche. Oggi ringraziamo Rifondazione Comunista per essere stata promotrice dell’assemblea, ma soprattutto perché è stato il primo ed unico partito a schierarsi sempre contro la svendita della Manifattura, voluta dal centrosinistra di Gravagnuolo e dal centrodestra di Galdi».
Il disagio contro le speculazioni “bi-partisan della politica” inquieta anche Peppino Vitiello, professore di Fisica dell’Università di Salerno e segretario provinciale dell’ANPI, che ha mostrato ai presenti un lunga lettera consegnata all’indomani dell’affaire Manifattura alla Sovrintendenza provinciale. «Una lettera pubblica inviata a chi difende la bellezza di Cava de’Tirreni - ha detto il prof. Vitiello - per esprimere disagio e sofferenza, per affermare pubblicamente il “NO” alla cancellazione dei diritti ai beni comuni dei cittadini! Infatti, se un’Amministrazione comunale svende una parte della propria città, senza spiegare il “perché” in termini di progetto, allora tutti noi abbiamo il diritto di mobilitarci e chiedere la restituzione dell’edificio».
Domenico Bruno di Italia dei Valori è stato il primo segretario della coalizione dell’ex centrosinistra a prendere la parola: «Ciò che a noi non convince è l’aria di speculazione che gira intorno a quest’operazione. Non siamo contrari a priori alla vendita degli immobili comunali, siamo contrari alle svendite come in questo caso. Una cessione in bianco priva di serie valutazioni economiche. Pensiamo, quindi, che la questione Manifattura possa essere il laboratorio del prossimo centrosinistra a Cava. Ringraziando pubblicamente il PRC, esorto il Segretario Alfredo Senatore a continuare il lavoro qui intrapreso, fino ad essere propulsore di una grande discussione per il futuro di Cava de’Tirreni tra PRC, IDV e PD».
Vincenzo Servalli, in qualità di Capogruppo del Partito Democratico, ha ringraziato pubblicamente il PRC perché «il partito nella figura del gruppo dirigente ha saputo dare una scossa allo stallo dei partiti del centrosinistra. Si è consentito in questi anni la svendita del territorio e dei negozi storici del Corso, ora serve ripensare lo sviluppo. L’assemblea di questa sera raccoglie energie per parlare della “nuova città alla città”».
Alfredo Senatore, a conclusione dei lavori, ha invitato tutti a non “abbassare la guardia”. La conferenza stampa, in programma per sabato 4 febbraio, sarà un nuovo momento pubblico per restituire la Manifattura: «Rifondazione Comunista chiederà ancora alla Sovrintendenza un intervento pubblico per il ritiro della delibera comunale. Non si esclude a silenzio dell’ente (come per le altre città della Regione Campania) un’iniziativa clamorosa per la giornata dell’indignazione, in programma in tutte le città della Regione per il 15 febbraio».
Per info e contatti:
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Ufficio stampa PRC - Cava de’ Tirreni
Fonte: Il Portico
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