Tu sei qui: CronacaFarmaci troppo cari in Italia: prezzi più alti del 90% rispetto alla media, ma Farmindustria smentisce lo studio inglese
Inserito da (Maria Abate), venerdì 22 novembre 2019 10:56:04
In Italia, in merito ai farmaci, si parla di prezzi più alti del 90% rispetto alla media. Sopra di noi solo Usa, Germania ed Emirati Arabi. I prezzi più bassi in Malesia, Kenya e Tailandia. A fare il punto è il provider britannico Medbelle che ha confrontato il prezzo di 13 farmaci (branded e generici) per alcune patologie in 50 paesi del Mondo.
A portare l'Italia in vetta l'altissimo costo dei generici: +830% rispetto al prezzo medio, rispetto al +55,5% dei branded. Per ogni patologia è stato analizzato il prezzo dei farmaci in ogni paese (sia del prodotto branded che del corrispettivo generico) calcolato come unità/dose (il prezzo della dose è calcolato da 1 unità o 100 g/ml di farmaco, ad esempio per compressa (100 g), capsula (100 ml), siringa (unità) o inalatore (unità).
«Con questo studio, speriamo di fornire ai pazienti uno standard di trasparenza - ha commentato Daniel Kolb, cofondatore e amministratore delegato di Medbelle - per quanto riguarda i prezzi dei medicinali in tutto il mondo. [...] Ci auguriamo che questo indice possa essere utilizzato per favorire la discussione sull'immensa disuguaglianza tra i paesi in termini di accessibilità e rapporto costo-efficacia dell'assistenza sanitaria».
Ma il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, critica la metodologia alla base dello studio Medbelle e parla di dati strumentalizzati: «L'indicatore utilizzato nell'analisi da Medbelle è il prezzo di listino, che in Italia è ben diverso dalla spesa effettivamente sostenuta per l'acquisto dei farmaci. Il prezzo reale nel nostro Paese è infatti significativamente più basso per via di tutti i meccanismi di sconto in vigore. Limitativa anche la scelta di prendere in considerazione solo 13 principi attivi e, tra questi, un solo farmaco specifico, selezionato apparentemente con un meccanismo di cherry picking, cioè di scelta non casuale. Usando questo metodo, infatti, chiunque potrebbe produrre uno studio che, prendendo in considerazione altri 13 principi attivi, sia in grado di dimostrare che in Italia il prezzo dei farmaci è in media più basso del 90%. Ma anche questo studio sarebbe sbagliato. E' evidente che la metodologia non sta in piedi e che quello lanciato da Medbelle è, dunque, un dato allarmistico ben lontano dalla realtà».
Fonte: Positano Notizie
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