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Fuga di gas, si scatena il panico

Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 12 dicembre 2001 00:00:00

Venti famiglie evacuate. Sei palazzi vuoti, tredici negozi chiusi. È il bilancio, si spera definitivo, di una fuga di gas da una conduttura, situata sotto il manto stradale, che ha messo in allarme un intero quartiere in via della Repubblica. Già la sera di lunedì gli abitanti della zona avevano segnalato un insolito odore di gas. Sul posto erano intervenuti gli operatori della Tecnomontaggi: «È tutto a posto», avrebbero assicurato. Data la vicinanza di una doppia rete, la fuoriuscita del metano forse era stata confusa con le esalazioni della conduttura fognaria. Le segnalazioni sono, però, proseguite, così come i rilievi, che hanno permesso di scoprire un foro in uno dei tubi di media portata. È scattato l'allarme: poco dopo le 9,20, sulla piccola strada a ridosso della statale 18 è calato l'inferno della paura. Ancora troppo vivo il ricordo di Roma, con l'esplosione della palazzina di via Ventotene e le terribili scene di morte. Dal Comando dei Vigili Urbani sono stati allertati gli uomini della Protezione Civile, guidati dal geometra Gianpaolo Cantoro, gli operatori della Tecnomontaggi, la società responsabile della fornitura di gas metano ed i tecnici comunali.

Il sopralluogo

Durante il sopralluogo hanno individuato la perdita proprio dinanzi alla piccola cappella, all'entrata della traversa (nella foto). L'intero quartiere è stato isolato, la strada è stata transennata. Sei fabbricati, che circondano l'epicentro, sono stati evacuati. Si tratta di edifici dove si trovavano per la maggior parte abitazioni e diversi studi professionali. Venti famiglie sono state evacuate e, scese in strada, hanno seguito le istruzioni della Protezione Civile, che ha raccomandato loro di lasciare le mura domestiche fino a quando l'allarme non sarebbe rientrato. Costretta in strada anche la signora Rosa, la più anziana delle inquiline, ben 100 anni. I negozi, in tutto 13, hanno dovuto abbassare le saracinesche.

I lavori

Nel frattempo sono iniziati i lavori di sistemazione della condotta bucata e di controllo dell'intera linea, che sono proseguiti senza soluzione di continuità. In via precauzionale sono state rimosse le fioriere che delimitavano la traversa, sostituendole con una serie di estintori. C'è sconforto tra gli inquilini, ma non manca un accenno di polemica. Franco Avagliano, responsabile della Tecnomontaggi, lancia un allarme: «Non è un caso isolato. Altri episodi si sono verificati la settimana scorsa a San Francesco ed in via Guerritore. I lavori all'acquedotto, con le colate di cemento per la manutenzione della rete fognaria, rischiano di danneggiare la rete del gas. Ma questi lavori dovrebbero essere eseguiti seguendo una mappatura del sottosuolo. Noi non possiamo riparare gratuitamente gli errori di altri». Secondo il responsabile della Protezione Civile, Gianpaolo Cantoro, neppure gli strumenti sofisticati riescono sempre a distinguere una fuga di gas dalle esalazioni della rete fognaria: « Per evitare una "Roma 2" abbiamo ritenuto necessario predisporre un corretto piano di evacuazione. I lavori dovrebbero concludersi al più presto per riportare tutto alla normalità».

Infiltrazioni d'acqua, il caso S. Lorenzo

Infiltrazioni d'acqua: questa la causa di un precedente caso di evacuazione che coinvolse nell'inverno scorso gli abitanti di due palazzine a schiera nella frazione di San Lorenzo. Due anziane donne, Annamaria e Assunta Senatore, zia e nipote, rispettivamente di 70 e 92 anni, furono costrette a lasciare per sempre la loro casa. Un appartamento costruito quasi 300 anni fa e con gravi problemi di stabilità. Agli uomini della Protezione Civile bastò fare un foro nel solaio per accorgersi che si sbriciolava così come le travi. Ma l'intero immobile era a rischio, tanto da richiedere un'opera di rinforzo e rimessa in sicurezza. La tragedia fu sfiorata: tutti gli inquilini ritornarono nelle loro case. Zia e nipote furono ospitate a Casa Serena.

Fonte: Il Portico

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