“Una vera e propria bisca clandestina”: così era stato definito il retrobottega del locale Jancker’s di Cava de’Tirreni. Una grande roulette russa, 8 postazioni video e 6 videopoker erano stati scoperti dagli agenti della Polizia nel blitz all'interno del circolo, situato in Corso Mazzini.

A parlare questa volta è il gestore del locale, denunciato per esercizio del gioco d’azzardo: «Sono circolate diverse voci infondate, i nostri club non sono mai stati chiusi e la nostra clientela non è composta da pregiudicati. Sono clienti affezionati e selezionati dagli stessi gestori».

Nessuna casalinga, a detta del proprietario del Jancker’s, frequenta il club, al di là delle mogli degli stessi dipendenti. Era stato il Sert, unità per le dipendenze dell’ex Asl Sa1, a lanciare l’allarme gioco d’azzardo nella città metelliana.

«Spesso chi parla non conosce bene la situazione - ha ribadito il gestore del Jancker’s - ed ignora le realtà presenti in altre città italiane, soprattutto al Nord, dove aprono addirittura mini-casinò che riescono a portare nuovi indotti economici per le altre attività commerciali presenti».

Proprio dopo il blitz della Polizia, il sindaco Luigi Gravagnuolo e l’Amministrazione comunale avevano annunciato la preparazione di una delibera restrittiva per le sale da gioco, con l'imposizione di rigidi paletti da rispettare per certi tipi di attività. «Sarei contento di incontrare il sindaco per presentare i miei progetti per la città»: questa la proposta del gestore del Jancker’s Club.