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Cronaca

Guerra allo smog, l'Aci in prima linea

Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 15 febbraio 2002 00:00:00

A lavoro si andrà tutti con la stessa auto. E se conviene, si sceglierà tra il sediolino dell'autobus e la sella della bicicletta. Sono queste alcune delle proposte allo studio dell'Automobil Club di Salerno, che è stata scelta dal direttore dell'Asl Sa 1, Raffaele Ferraioli (nella foto in alto), come partner nella battaglia antismog col ruolo di Mobility manager ed il compito di ridurre l'impatto ambientale del traffico veicolare all'interno dell'azienda sanitaria. Dal 1998 tutti gli enti pubblici e privati con più di 300 dipendenti dovevano avvalersi di questa figura. Una sorta di garante per la limitazione dell'uso delle quattro ruote. Eppure in tutta la Campania, ed in parte del Meridione, fino ad ora non esisterebbe alcun controllo. «L'Asl Sa 1 è la prima azienda della Campania - spiega il direttore dell'Acs Franco Rossi - ad istituire il mobility manager. Da subito avvieremo un'indagine interna. Dobbiamo individuare i mezzi che i dipendenti usano negli spostamenti casa-lavoro e le zone interessate al flusso veicolare. In una seconda fase cercheremo di modificare le loro abitudini. Con l'organizzazione di auto collettive, proponendo l'uso di mezzi pubblici con agevolazioni tariffarie. Ma per fare tutto questo anche i Comuni devono attivarsi. Un esempio? Può essere di aiuto delegare uno spazio al parcheggio per le biciclette».

Il dossier

Secondo studi recenti, Cava, Nocera Inferiore, Pagani, Sarno e Scafati (Comuni compresi nell'Asl Sa1) soffrirebbero in misura diversa del problema smog, con un scarto irrisorio tra centro e periferia. A Cava, in particolare, tra le zone a rischio non figurerebbero solo corso Principe Amedeo (nella foto al centro), ma anche le arterie parallele, come via Carillo e via Eduardo De Filippis. Con una concentrazione di polveri inquinanti a limiti di sicurezza. Cosa fare? L'Asl Sa1 ha incominciato cercando di ridurre le trasferte casa-ufficio, ma non si finisce qui. L'Acs ha istituito insieme con Meta Auto (50% Azienda del Gas e Acs) un servizio informazione per saperne di più, compreso risparmi e facilitazioni, sul tramonto della benzina super. Marmitta catalitica dal 1 gennaio? Chi ha bisogno di notizie può telefonare all'Acs (089226677-226889); altre informazioni sul sito internet www.acs salerno.it.

L'allarme

Più mezzi pubblici, meno benzina rossa: sono questi gli strumenti ritenuti efficaci per disintossicare le città del compresorio. Le ultime indagini sul legame nefasto fra smog e salute sono allarmanti. Gli esperti, dati alla mano, dicono che nei Comuni compresi nell'Asl Sa1 la situazione non è molto diversa rispetto alle altre città italiane. Gli anziani ed i bambini sono quelli che pagano più degli altri l'alta concentrazione di veleni nell'aria. Risultato: una ridotta funzionalità broncopolmonare, che significa tendenza alle bronchiti frequenti, agli attacchi d'asma, alla tossa cronica. Non basta: anche le allergie diventano molto più diffuse. Spiega Mario Polverino, responsabile del Dipartimento di Fisiopatologia dell'Asl Sa1: «L'effetto delle smog sulla salute dei bambini e degli anziani è maggiore. I primi hanno una ridotta superficie bronchiale respiratoria. I polmoni degli anziani, invece, hanno un'elasticità ridotta. Più in generale, con l'aumento dello smog si registra una maggiore incidenza della sindrome asmatica, delle allergie ed una riacutizzazione dei problemi respiratori cronici». Le sostanze più pericolose, fanno sapere dal Centro italo-australiano di Pregiato, sono le polveri, il biossido di azoto e l'ozono, che producono immediatamente disfunzioni alle vie respiratorie. «Uno studio recente - continua Polverino - ha confermato l'aumento di soggetti asmatici specie nelle zone dove circolano più auto diesel. Per quanto riguarda, invece, l'insorgenza del tumore polmonare, il rapporto è ancora dibattuto. Si parla di un rischio di 2-3 volte maggiore nei centri ad alto tasso di inquinamento, rispetto alle 20 volte per i soggetti fumatori».

Città, dunque, nemica di anziani e bambini, ma non solo. Con i clacson e gli assordanti suoni della movida scatta il disco rosso anche per l'inquinamento acustico. In questi giorni a Palazzo di Città sono giunti una serie di esposti, a firma di residenti del centro, tesi a sollecitare un'indagine fonometrica nelle zone a stretta vicinanza con alcuni locali notturni. Si tratterebbe, tra gli altri, dell'Aumm Aumm e di Mister Line, dove, secondo i residenti, durante la notte i rumori superebbero la soglia consentita dalla legge.

Cava la maglia nera, segue Nocera

La Statale 18 a Cava, la zona di Camerelle a Nocera Superiore, Via Federico Ricco a Nocera Inferiore: sono queste le zone a rischio per l'elevato tasso di smog nell'aria. La causa? L'aumento del traffico veicolare. Secondo studi recenti, predisposti dalle Unità di prevenzione, Cava conquisterebbe la maglia nera nell'intero territorio dell'Asl Sa1. Sotto tiro ci sarebbe la Nazionale, dove la presenza di tir e mezzi pesanti, combinata al flusso rallentato, crea una miscela esplosiva di polveri inquinanti. Seguirebbero Nocera, Pagani, Scafati e Sarno.

Fonte: Il Portico

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