Emilio Socci, noto artista metelliano, titolandole “I riti dell’immagine”, pone in mostra parte delle sue molteplici opere pittoriche, frutto di sette lustri di esperienza didattico-artistico-professionale.

L’artista metelliano, “forgiato” alla pittura dal grande Maestro Gaetano Vitale, fido discepolo del superbo Clemente Tafuri, e formatosi alla “scuola di pittura” di Domenico Spinosi e di Armando De Stefano, si diploma, con onore, all’Accademia di Belle Arti (corso di pittura) di Napoli. Le sue mostre sono state plaudite nelle personali e collettive tenutesi nella nostra Piccola Svizzera o Bologna del Sud, ad Atrani, Amalfi, Salerno, Torino, Venezia, Benevento, Bergamo, Lecco ed oltre, riscuotendo vasta eco e singolare interesse fra i cultori dell’arte pittorica.

Docente presso gli Istituti Liceali Artistici, Socci è noto per essere l’artista nuovo e non il nuovo artista, sia per le sue intrinseche peculiarità professionali, tanto che Paolo Gravagnuolo lo definisce il “rabdomante dell’inconscio”, e sia per la versatilità nel comporre le sue opere, che nell’osservarle danno la sensazione che stiano per materializzarsi.

La personale del maestro Emilio Socci, uno spaccato di cultura cavese da non perdere, è stata inaugurata sabato 13 novembre nella Sala Espositiva Comunale di Cava de’Tirreni, sita al Corso Umberto I n. 167, e resterà aperta sino a domenica 28 novembre.

Livio Trapanese