Tu sei qui: CronacaIl Corso "bagno pubblico", polemiche sulla Festa
Inserito da (admin), venerdì 14 settembre 2007 00:00:00
Cartoni, cocci di bottiglie, pannolini per bebé ed escrementi umani: un bagno pubblico all'aperto. Si sono presentati così, ieri mattina, i portici del Corso Umberto I, all'indomani della giornata di chiusura della Festa della Madonna dell'Olmo. Infuriati i commercianti del centro storico, che, armati di scope, stracci e detersivi, hanno dovuto ripulire il sottoportico e spazzare via i "souvenir" lasciati da ambulanti ed avventori. «È una vergogna - sbottano i commercianti di Piazza Duomo - Stamattina davanti ai nostri negozi abbiamo ritrovato di tutto, perfino escrementi umani. Diversi ambulanti si sono accampati con le tende anche di notte e, non potendo usufruire dei bagni pubblici, hanno utilizzato i portici come water».
Per l'intera mattinata il centralino del Comando di Polizia Municipale è stato tempestato dalle telefonate di protesta dei negozianti. Anche Luigi Trotta, delegato Confesercenti al centro storico, è stato prontamente informato. «Ho ricevuto molte telefonate di protesta da parte dei commercianti, che, tra l'altro, sono stati ripresi dai Vigili perché usavano detersivi per ripulire il sottoportico. Non si vuole puntare l'indice contro qualcuno, né tanto meno "demonizzare" gli ambulanti, che già vivono un'esistenza difficile. Il problema è un altro: Cava, che vanta di essere una città a vocazione turistica, manca di servizi basilari come i bagni pubblici. In ogni caso, però, si tratta di episodi deplorevoli». Prima le polemiche sui fuochi, poi gli abusivi, infine la protesta dei commercianti. Secondo Trotta, è venuto il momento di ripensare a quale dimensione dare alla Festa patronale.
Posizione condivisa dall'assessore alla Qualità del Commercio, Enzo Servalli: «Al momento non ho raccolto alcuna lamentela da parte dei commercianti, ma non mi riesce difficile immaginare l'accaduto: è davvero desolante risvegliarsi in un centro storico ridotto a bagno pubblico. Va, comunque, apprezzato l'enorme sforzo fatto dai Vigili con la loro costante presenza e battaglia contro ogni forma di comportamento illecito ed illegale. Credo che sia venuto il momento di riflettere: amministratori, rappresentanti di categorie e di associazione del territorio devono discutere sulla reale dimensione che si vuole dare alla Festa della Madonna dell'Olmo, il cui valore religioso e popolare è indiscusso. Fa parte della nostra tradizione e non è patrimonio di nessuno, tanto meno di un'Amministrazione. Ma è evidente che sono necessarie delle scelte e dei cambiamenti. Lo stesso valore delle bancarelle è mutato, visto che ormai si vendono prodotti in serie. Quest'anno ne abbiamo ridotto il numero, distanziandole tra loro per consentire il normale flusso dei passanti. Non basta. Bisogna riprogettare la Festa».
Fonte: Il Portico
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