Tu sei qui: CronacaIn una raccolta la Cava del '500
Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 23 gennaio 2003 00:00:00
Presentata nei giorni scorsi la pubblicazione "Regesto delle delibere 1562-65", curata da Rita Taglè, direttrice della Biblioteca comunale di Cava de' Tirreni. Ancora un prezioso lavoro di valorizzazione dell'archivio storico comunale. L'opera fa seguito al volume pubblicato nel 2000, che andava dal 13 settembre 1558 al 1562. Il tutto sull'input dato dai sindaci Fiorillo e Messina di ricostruire le vicende cittadine e di divulgarle, al fine di recuperare il più possibile quell'identità e quei valori che sempre più vanno perdendosi. Il lavoro intelligente e culturalmente valido di "spolverìo" di vecchie delibere fa luce e chiarezza su un periodo storico particolarmente agitato della città. Rita Taglè si immerge in questo tessuto umano ed amministrativo, ne coglie i segni e ne delinea il cammino. «Nel leggere queste pagine - scrive l'autrice - colpisce il disagio di chi gestisce la vita pubblica. Il sindaco Antonio David dopo due mesi si dimette, il suo successore Federico de Curtis dopo sei mesi e così il vice sindaco Giovan Iovene». Tre anni duri, in cui i lavori pubblici, le vicende familiari e lo scorrere lento di una comunità diventano le espressioni di un'intensa attività amministrativa, che nelle delibere trova la sua realizzazione. Un'arte, quella dell'amministrare la cosa pubblica, sempre più difficile. Cambiano i contesti storici, ma gli affanni sono simili e Rita Taglè li coglie e li legge tra le pieghe delle delibere. Pino Foscari, dell'Università di Salerno, che ha offerto una lettura del volume, ha colto il senso di una comunità che nel ‘500 va costruendo la sua storia e la sua peculiarità. Suonano sempre più familiari, scorrendo le delibere, i cognomi dei sindaci e degli amministratori David, Della Monica, Armenante, De Rosa, Sparano, Campanile, Casaburi, Gagliardi, Adinolfi, Salsano, Pisapia, Della Corte, Lamberti, come non meno familiari risultano le questioni, le preoccupazioni, le vicissitudini, le dimissioni, le nomine, gli affidamenti di incarichi. Un viaggio tra passato e presente, gradevole ed appassionante. Si ritrovano nomi e problemi di una città formata da uomini industriosi ed artigiani, nel ‘500 come ai giorni nostri. Il testo si avvale della collaborazione di Gaetano Guida, che ha curato la sezione "Uno sguardo ai registri", con foto di grande pregio.
Fonte: Il Portico
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