Tu sei qui: CronacaInsetti da mangiare per soddisfare il fabbisogno alimentare, la Ue approva tarme della farina
Inserito da (Maria Abate), mercoledì 5 maggio 2021 17:06:16
La popolazione globale aumenta a dismisura, per questo l'allevamento animale e l'agricoltura intensiva su cui si basa la dieta delle popolazioni dei paesi sviluppati non sono più sostenibili. Gli insetti - il cui consumo alimentare è già diffuso in Asia, in alcuni paesi dell'Africa e in sud America - possono rappresentare una buona alternativa per soddisfare il fabbisogno alimentare della popolazione in crescente espansione.
Per questo - annuncia l'AGI - l'Unione Europea ha dato il via libera alla commercializzazione come alimento delle tarme della farina, allevate ed essiccate (Tenebrio molitor).
«La strategia Farm to Fork identifica gli insetti come una fonte proteica alternativa che può supportare la transizione dell'Ue verso un sistema alimentare più sostenibile. Milioni di persone consumano già insetti ogni giorno», spiega la Commissione in una nota. Inoltre, «la Fao qualifica gli insetti come una fonte di cibo sana e altamente nutriente, ricca di grassi, proteine, vitamine, fibre e minerali».
L'autorizzazione dell'UE arriva quattro mesi dopo quella dell'Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) e stabilisce requisiti di etichettatura specifici per quanto riguarda l'allergenicità del coleottero Tenebrione mugnaio. Infatti, il consumo dell'insetto può portare a reazioni nei soggetti con allergie preesistenti a crostacei e acari della polvere.
Le larve essiccate potranno essere mangiate intere, come snack o sottoforma di farina, per preparare deliziose torte rustiche o panature. Ma ci sono allo studio altre undici domande per insetti come nuovi alimenti, tra cui cavallette intere e macinate, larve di vermi e larve di api.
L'iniziativa fa parte del piano d'azione Ue 2020-30 per i sistemi alimentari sostenibili, che identifica gli insetti come una fonte di proteine a basso impatto ambientale che possono sostenere la transizione "verde" della produzione.
La notizia è stata ben accolta da Confagricoltura, «specie come risposta alla nota penuria di proteine da dare agli animali: l'idea è che gli agricoltori possano allevare insetti per rendere gli allevamenti meno impattanti. L'insetto, del resto, è come il maiale: non si butta via nulla. Una parte è mangime, le deiezioni si usano per fare biogas, il digestato per fare fertilizzante. L'impegno di Confagricoltura è teso ad adeguare la legislazione nazionale a quella comunitaria, perché ci sono ancora problemi in termini di autorizzazioni, nonché di natura fiscale».
Coldiretti, invece, fa notare come la maggioranza degli italiani consideri gli insetti estranei alla cultura alimentare nazionale e solleva precisi interrogativi di carattere sanitario e salutistico «ai quali è necessario dare risposte». In base a una indagine Coldiretti/Ixè, l'idea di mangiare larve di Tenebrio Molitor fritte non piace al 54% degli italiani, il 24% resta indifferente dinnanzi alla prospettiva di una barretta a base di insetti, il 16% è favorevole e il 6% non risponde.
Fonte: Occhi su Salerno
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