Tu sei qui: CronacaIsola Felice, 11 ottobre processo d’appello per alcuni degli imputati
Inserito da (redazionelda), sabato 26 maggio 2018 18:14:47
È fissato al prossimo 11 ottobre il processo d'appello per i coinvolti nell'operazione "Isola Felice" che all'alba del 1° aprile dello scorso anno portò all'arresto di 19 giovani della Costa d'Amalfi, presunti componenti un'organizzazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti operante tra la Costiera e i comuni del versante napoletano dei Lattari.
A essere giudicati in secondo grado alcuni dei giovani arrestati, molti dei quali incensurati e che hanno scelto il rito abbreviato. Nel novembre del 2016 erano stati assolti dal reato di associazione a delinquere ai fini dello spaccio e favoreggiamento, con revoca delle misure custodiali.
Per molti di loro condanne "lievi", dai 6 ai 20 mesi di reclusione, con ammende dagli 800 ai 2800 euro, oltre al pagamento delle spese processuali.
Per uno solo, con precedenti, una pena complessiva di due anni e dieci mesi di reclusione con 3800 euro di ammenda, oltre al pagamento delle spese processuali.
Cinque imputati erano stati assolti con formula piena, mentre in sei avevano fatto richiesta - accolta - di "messa alla prova" (possibilità prevista per reati fino a quattro anni) attraverso un programma di lavoro che porta all'estinzione del reato.
Più gravi le posizioni dei due giovani di Ravello che dopo io carcere hanno proseguito, fino a qualche mese fa, gli arresti domiciliari, entrambi ai vertici dell'organizzazione dedita allo spaccio, condannati a 3 anni e 9 mesi di reclusione.
Per il primo, che aveva chiesto l'applicazione della pena base di 4 anni e 6 mesi di reclusione, ridotta per la concessione delle circostanti attenuanti generiche della pena a 3 anni, è stata aumentata per la continuazione di 2 anni di reclusione (in pratica 15 giorni di reclusione per ogni contestato spaccio di sostanza stupefacente). La pena finale, tenuto conto della riduzione per il rito prescelto (patteggiamento della pena), di 3 anni e 9 mesi.
Anche il secondo aveva chiesto l'applicazione della pena base di 4 anni e 6 mesi di reclusione, ridotta per la concessione delle circostanti attenuanti generiche della pena a 3 anni è stata aumentata per la continuazione di 2 anni 2 mesi e 5 giorni di reclusione (in pratica 15 giorni di reclusione per ogni contestato spaccio di sostanza stupefacente). La pena finale, tenuto conto della riduzione per il rito prescelto (patteggiamento della pena), di 3 anni e 9 mesi.
Tutti gli altri giovani di Ravello (lo ricordiamo, il paese che ha vantato il maggior numero di coinvolti nell'operazione) sono risultati estranei alle ipotesi di associazione a delinquere ai fini dello spaccio e favoreggiamento. Condannati dagli 8 mesi a un anno di reclusione per limitati episodi di spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
Fonte: Il Vescovado
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