Due lettere diverse: una con l'indicazione della data stabilita per la verifica dell'invalidità, l'altra senza l'obbligo del controllo. Risultato? La sospensione della pensione per il mese di ottobre. Vittima del curioso episodio è Anna Ferrara, 20 anni, disabile e con invalidità riconosciuta al 100%. Secondo il racconto del padre, Raffaele Ferrara, residente in località Petrellosa, l'Ufficio Postale avrebbe rifiutato di pagare la pensione di ottobre perché il mandato di pagamento recava scritto la dicitura "controllo ottobre 2002". «È assurdo: mia figlia ha l'invalidità permanente - sottolinea il padre di Anna - e come tale non è prevista alcuna verifica. Tant'è vero che, dopo una mia contestazione all'ufficio competente, ho ricevuto un'altra lettera, questa volta senza quella dicitura. A quel punto l'Inps non ha potuto più pagare, perché le pratiche erano già state avviate, così per il prossimo mensile bisogna attendere gennaio». Dall'ufficio comunale gli impiegati hanno confermato che dal loro fascicolo non risulta alcuna visita di controllo in data ottobre, dal momento che la giovane è stata dichiarata invalida permanente. Secondo quanto verificato dai responsabili, la sospensione sarebbe stata causata da qualche intoppo o ritardo dell'Inps. Una vicenda ancora tutta da chiarire, per la quale Ferrara è intenzionato a richiedere il rimborso della mensilità. «Purtroppo, gli invalidi continuano ad essere trattati come cittadini di serie B, per i quali non vengono rispettati leggi e diritti. E' così per la pensione, come per i parcheggi e le terapie riabilitative che vengono negate», commenta amaramente il padre di Anna.