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Inserito da La Redazione (admin), venerdì 2 marzo 2012 00:00:00
Nessuna novità sul fronte blocco mobilità per il personale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”. Nonostante la convocazione per l'audizione, fortemente richiesta nei giorni scorsi dal consigliere regionale Giovanni Baldi, dinanzi al Presidente della V Commissione regionale “Sanità e Sicurezza Sociale”, Michele Schiano Di Visconti, il dott. Maurizio Bortoletti non ha fatto sconti.
Un’inamovibilità, quella del Commissario straordinario dell’ASL, che ha lasciato nello sconcerto i convenuti al tavolo, tra cui anche il dirigente del “San Giovanni di Dio”, Attilio Bianchi. A partire dal 15 marzo, quindi, dovrebbe prendere il via il trasferimento di buona parte drgli operatori sanitari afferenti al “Ruggi” verso altri presidi ospedalieri dell’ASL.
Una situazione che coinvolge in prima linea anche il nosocomio metelliano “Santa Maria dell’Olmo” che, assieme al “Da Procida” ed agli ospedali di Mercato San Severino e di Castiglione, rischia seriamente di essere privato di personale durante tutto il periodo primaverile e soprattutto estivo, quello solitamente più “infuocato” per i punti di primo soccorso, date le notevoli affluenze turistiche.
Nelle intenzioni del manager Bianchi vi era, invece, l’idea di sospendere il piano Bortoletti almeno fino al 30 settembre prossimo, con la speranza che col tempo sarebbero state sbloccate le assunzioni. Fatto sta che ieri il Commissario straordinario dell’ASL non ha fatto dietrofront sulla sua decisione di riattivare fin da subito le procedure di mobilità di personale medico e paramedico verso l’ASL salernitana.
Dal canto loro sia l’on. Baldi che il Presidente della V Commissione regionale, Visconti, si sono detti pronti ad impugnare il provvedimento dinanzi al Commissario ad acta per la Sanità, nonché Governatore della Regione Campania, Stefano Caldoro. E ciò anche nell’ottica di un’eventuale spinta al ripristino delle assunzioni.
Al coro degli scontenti si è aggiunto anche l’organo sindacale della Uil, che, ribadendo la prospettiva dello svuotamento degli ospedali rientranti nel “Ruggi d’Aragona”, avrebbe richiesto la rapida reperibilità di 150 unità tra quelle partecipanti al concorso dello scorso dicembre o tra la lista dei precari.
Fonte: Il Portico
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