Tu sei qui: CronacaLa Concattedrale di Sant'Adjutore sempre più "vittima" dell'illegalità
Inserito da (admin), mercoledì 1 febbraio 2012 00:00:00
Certamente si resta sgomenti nel vedere quanto offende la facciata e la parete destra della nostra secolare Concattedrale di Santa Maria della Visitazione, sede della Parrocchia di Sant’Adjutore della Città di Cava de’Tirreni, ove il Parroco, don Rosario Sessa, non sa proprio più a quale ulteriore santo rivolgersi perché tutto ciò abbia fine. Ricordiamo che la costruzione della chiesa primaria della “città dei portici” ebbe inizio nel 1517, terminando nel 1571 (54 anni di duro lavoro) e con esso il distrutto Palazzo Vescovile, sostituito da altro, moderno, di cui - ci scuserete - non intendiamo parlare, e la fontana che dalla metà dell’’800 ospita i quattro delfini.
Altro che “piazza salotto”, oggi la possiamo soprannominare “piazza della vergogna”, scusandoci anche con colui al quale da sempre è dedicata: il Re Vittorio Emanuele III. Detta piazza, perché sia divulgato, non è mai stata toponomata piazza Duomo o piazza Giovanni Nicotera, ma sempre e solamente Piazza Vittorio Emanuele III. L’Ente Montecastello e gli uffici della Curia Vescovile sono i “dimoranti” in loco che, per la ricezione della corrispondenza e sui manifesti e locandine, continuano a denominarla: piazza Duomo.
Tornando agli abusi di cui è vittima la secolare chiesa di cui parliamo, vogliamo novellamente sottolineare che sono inaccettabili le scrittacce realizzate da innominabili giovinastri, che appaiono ai lati dei tre portoni del sacro luogo, visto anche che affacciano sulla storica piazza, dando un’ignobile immagine socio-storico-culturale-religiosa cittadina a quanti ci onorano ancora di visitare, da turisti, la millenaria “Bologna del sud”.
Se si osserva la parete destra della chiesa, quella che confina con la congiungente di Piazza Eugenio Abbro, si rileva l’affissione di decine di manifesti funebri e ciò perché le due bacheche (una grande ed una piccola) riescono a contenere solamente i manifesti pubblicitari, dato per certo che sia stata assolta la tassa sull’affissione!
Per ovviare tale oltraggioso comportamento, la società civile di Cava de’Tirreni chiede alla Civica Amministrazione di voler far posizionare un’altra bacheca di grandi dimensioni in situ, destinandola a contenere unicamente manifesti funebri, imitando quanto è stato fatto per la parete di via Armando Lamberti, angolo corso Giuseppe Mazzini; per intenderci l’angolo che s’incontra dopo aver superato (direzione nord-sud) l’Hotel Victoria-Maiorino.
Livio Trapanese
Fonte: Il Portico
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