Tu sei qui: Cronaca"La notte del destino", Mamma Lucia fece pentire il kamikaze
Inserito da (admin), lunedì 7 maggio 2007 00:00:00
Nell'ambito della manifestazione "Viaggio per le vie dell'Arte", organizzato dall'Associazione Akkuaria, con il patrocinio dell'Azienda di Soggiorno, e dedicata in parte alla figura di Mamma Lucia, domani, martedì 8 maggio, alle ore 18.30, nei locali di Santa Maria del Rifugio, il Liceo Scientifico "Genoino" presenterà il cortometraggio "La notte del destino" (15 minuti circa), con un'angolazione un po' particolare, essendo idealmente ambientato al giorno d'oggi in un paese islamico del Medio Oriente, nel cuore delle ben note tensioni. Il lavoro mira ad attualizzare l'impatto del grande messaggio d'amore di Mamma Lucia, che diventa Madre senza confini e simbolo di Maternità Universale, mattone del ponte possibile e reale tra le culture diverse delle due sponde del Mediterraneo.
La notte del destino è quella in cui fu rivelato il Corano a Maometto ed è considerata foriera di eventi decisivi e straordinari che possono cambiare la vita. In questa notte un giovane kamikaze è pronto a farsi esplodere in un club frequentato soprattutto da occidentali. È convinto della sua azione, ma cova una crisi latente, in memoria delle lezioni di sua madre e del suo maestro, che, in disaccordo con la sua scelta fondamentalista, gli avevano insegnato che l'Islam ha in sé i presupposti dell'amore, della felicità e della solidarietà.
Nel teatro, non esplode lui, ma la sua crisi, quando sente un'attrice napoletana, quindi per lui straniera, recitare prima il monologo di Filumena Maturano "'E figlie so'ffiglie", poi un monologo di Mamma Lucia, che avrebbe voluto essere non madre dei morti, ma madre dei vivi. In preda a mille incertezze, e con le parole dell'attrice che gli ricordano proprio quelle della madre e del maestro, scappa via e, sotto una Luna piena simbolo di vita piena, pur se piangendo e sentendosi in colpa, decide di mangiare la mela (altro simbolo della vita) regalatagli prima da una ragazza. Mangerà la mela e sarà cacciato dal Paradiso (dei martiri). Ma rimarrà sulla Terra, e con lui anche tanti figli di mamma...
I protagonisti del corto sono gli studenti della classe IV A (Armen Deghkhadirian è il kamikaze pentito) e Guendalina Zanghì, classe II H (l'attrice napoletana). Il testo è stato elaborato dalla classe IV A con il Prof. Franco Bruno Vitolo, che ha anche curato la realizzazione. Il lavoro è stato realizzato con la partecipazione e la collaborazione dell'Università della Terza Età di Cava de'Tirreni.
Fonte: Il Portico
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