Tu sei qui: CronacaLa Polizia ‘arresta' un pitbull randagio
Inserito da (admin), giovedì 9 ottobre 2003 00:00:00
E' ancora "allarme randagismo" sul territorio metelliano. Dopo le numerose aggressioni di cani randagi ai danni di persone e cose, che hanno allarmato l'opinione pubblica e la politica cittadina, riempendo di esposti e querele le scrivanie degli organi preposti, tanta paura martedì sera in via Salvo d'Acquisto. Un pitbull si aggirava senza padrone, né guinzaglio e museruola, nella piccola arteria cittadina. Immediato l'intervento della Polizia di Stato metelliana, guidata dal vice questore Sebastiano Coppola, che ha evitato che il randagio, peraltro molto pericoloso, potesse ledere in modo grave a qualche passante. Erano da poco passate le 21, quando alcuni residenti hanno comunicato alla sala operativa della Polizia di Stato cavese di aver visto un pitbull aggirarsi minacciosamente nel circondario, peraltro senza museruola, come invece impone una normativa emanata dalla Giunta Messina lo scorso agosto. Subito in azione gli agenti di Polizia. Giunti nei pressi della Chiesa di San Vito Martire, hanno scorto il pitbull, descritto telefonicamente dai residenti, avanzare senza meta. Nonostante il cane fosse estremamente pericoloso, con coraggio ed abnegazione gli agenti guidati da Coppola si sono avvicinati con estrema cautela al randagio abbandonato. Senza incutergli ulteriore timore, gli agenti hanno cominciato con molta tranquillità e sangue freddo la difficile operazione di "addomesticamento". Bloccato con estrema grazia il randagio, gli agenti gli hanno legato, a mo' di guinzaglio, una corda al collo, in modo da poterlo trasportare al Commissariato. Qui sono risultati vani i tentativi di identificazione effettuati dal vice questore e dai suoi collaboratori, non avendo il pitbull abbandonato né il collare né il consueto cip per l'identificazione del cane e del proprietario. Essendo impossibile a quell'ora contattare l'Ufficio Veterinario ed il Canile municipale, si è deciso di lasciare il cane legato nei garage della Pretura. Ieri mattina, poi, c'è stato il prelievo dell'animale da parte dell'autorità sanitaria, dopo una visita medica effettuata dal dott. Trezza. Due le ipotesi prodotte in prima analisi dal vice questore Coppola. Il cane potrebbe essere stato abbandonato in seguito al decreto del ministro Girolamo Sirchia in merito all'uscita in strada delle specie pericolose. C'è puzza di bruciato, però, intorno a tale vicenda. La mancanza di un contrassegno e di un collare, infatti, potrebbero far pensare che l'animale sia stato usato per combattimenti illegali e che poi, abbandonato in un centro dell'Agro nocerino-sarnese, sarebbe arrivato, passo dopo passo, nella Valle metelliana. Un'ipotesi inquietante, in merito alla quale si attendono nuovi sviluppi.
Fonte: Il Portico
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