Tu sei qui: CronacaLa Polizia Locale contro la contraffazione
Inserito da (admin), lunedì 6 febbraio 2012 00:00:00
A pochi giorni dall’insediamento del dr. Mario Pannullo alla guida dell’Assessorato alla Polizia Locale e Protezione Civile, con sede in via Ido Longo, già sabato sera si sono visti i primi concreti risultati. A seguito di un breve incontro col Vice-Comandante dei Caschi Bianchi, Licia Cristiano, l’assessore Pannullo ha indirizzato al Corpo dei “metropoliti” metelliani precisi ed inequivocabili “indirizzi politici”, consistenti in un costante contrasto alla vendita da parte di extracomunitari o non, lungo il centro storico, di CD e DVD illecitamente riprodotti ed articoli d’abbigliamento recanti marchi contraffatti.
«La produzione e vendita dei beni contraffatti nazionale - ha dichiarato l’assessore Pannullo - arreca gravi danni all’economia locale, poiché, com’è noto, è totalmente gestita dalla criminalità organizzata. Una particolare attenzione a nome della cittadinanza, poi, deve essere rivolta anche all’accattonaggio molesto».
Ponendo in commercio CD e DVD copiati dagli originali, come altri beni contraffatti, si evade l’I.V.A. al 21% e per i soli supporti magnetici anche i diritti d’autore, riscossi attraverso la S.I.A.E. (Società Italiana Autori ed Editori). A tale monito assessoriale, sabato sera si sono avuti i primi congrui risultati!
Al suono delle campane della Concattedrale della Parrocchia di Sant’Adjutore, erano le 19.45, proprio al centro del borgo porticato, all’altezza del civico 295 di Corso Umberto I, una pattuglia dei caschi bianchi, in abiti civili, coordinata dal Tenente Giuseppe (Pino) Senatore, su precise disposizioni della dr.ssa Cristiano, ha sequestrato ben 857 CD e DVD contraffatti e privi del “bollino argenteo”, attestante l’avvenuto pagamento dell’I.V.A. e dei diritti SIAE.
L’extracomunitario intento alla vendita dei supporti audiovisivi, all’arrivo degli agenti procedenti, imitando le antilopi africane, si dava a precipitosa fuga, percorrendo, senza mai girarsi, parte di Corso Umberto I, Via Andrea Sorrentino, Via Michele Benincasa e Via Vittorio Veneto, tanto che l’agente che lo rincorreva, anche per dare ausilio al suo collega fermatosi sul luogo del reato, ha dovuto desistere dall’inseguirlo.
Dal Comando di Via Ido Longo si è appreso che tale attività verrà continuata anche nei giorni a venire, poiché, mettendo in atto “tolleranza zero” verso il malaffare, si scoraggerà quanti, vivendo ai margini della legalità, ritengono di portarsi a Cava de’Tirreni per realizzare i loro loschi affari.
Livio Trapanese
Fonte: Il Portico
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