Tu sei qui: CronacaLa storia della Festa
Inserito da (admin), mercoledì 21 giugno 2006 00:00:00
La Festa di Castello, giunta alla sua 350ª edizione, nel corso dei secoli ebbe varia fortuna. Nel 1773 un decreto sovrano proibiva le processioni serotine nel Regno nei giorni di festa. Con la conseguenza della soppressione della Festa. Il popolo cavese rumoreggiò, i signori dell'Annunziata interporsero la mediazione del principe della Riccia ed allora il Sovrano con due decreti ne autorizzò lo svolgimento. Grande la soddisfazione del popolo, che manifestò pubblicamente la propria gratitudine.
Durante il fascismo il segretario del fascio dell'epoca fece figurare la Festa del Castello come la rievocazione di un fatto storico del 1527. E così, da allora la Festa patriottica prese il sopravvento su quella religiosa. Ed alla processione dall'Annunziata al Castello ed alla benedizione si aggiunsero l'assalto al castello e lo sparo dei fuochi pirotecnici. Nel 1949 al corteo dei trombonieri presero parte 200 universitari del Centro Universitario Salernitano, sezione cavese, nei costumi dell'epoca. Nel 1957 venne revocato il passaggio per Cava dell'imperatore Carlo V, con la regia di Eduardo Vardaro.
In seguito, sotto la guida del regista e scenografo Enrico Tovaglieri, fu ideato il corteo degli appestati. Un posto importante nella storia della Festa è occupato dai presidenti che si sono succeduti, in particolare, negli ultimi 60 anni: don Alferio Di Mauro, Onofrio Baldi, Raffaele Nobile, Fedele Grieco. Felice Liberti, Renato Pomidoro, don Antonio Filoselli e Rigoletto Maraschino. Figure indimenticabili nel cuore dei cavesi. A questi vanno aggiunti anche Priscone, Pasquale "u lattar", al secolo Pasquale Foscari, Eduardo Medolla, Vincenzo Senatore, il priore di S. Anna con la moglie, ed altri.
Nella serata di lunedì la Festa è iniziata con l'Itinerario Gastronomico al Borgo, con figuranti del '600. Serviti la rituale pastiera, salame, buon vino, la "méveza" (milza), melenzane al cioccolato, provolone piccante. Un menù che sarà anche sulle tavole dei cavesi nei prossimi giorni.
Fonte: Il Portico
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