Tu sei qui: CronacaLegge 488, il 90% dei progetti avrà i contributi
Inserito da Il Denaro (admin), venerdì 11 gennaio 2002 00:00:00
La Campania seconda solo alla Sicilia nella graduatoria nazionale del primo bando della legge 488/92, dedicata al settore del commercio. Sono 86 miliardi di lire (44,4 milioni di euro) su un totale di 340 miliardi di lire (175,6 milioni di euro) i fondi destinati alla nostra Regione. Il Ministero delle Attività Produttive ha, infatti, definito l'elenco dei progetti agevolabili e di quelli finanziati. Il quadro generale che emerge dall'elenco è sicuramente confortante per le piccole imprese del commercio, che hanno fatto la parte del leone in questo primo bando accompagnato da numerose polemiche. Ben 665 programmi dei 792 agevolati sono stati presentati da imprese di piccole dimensioni ed in favore di esse, quindi, si concentra l'84,8 per cento delle risorse concesse. Tra le diverse tipologie di attività beneficiarie di finanziamento, ad aggiudicarsi il maggior volume di fondi è stato il settore degli esercizi di vendita al dettaglio. Subito dopo c'è la grande distribuzione, con gli esercizi di vendita all'ingrosso ed i centri di distribuzione. Alta anche la media di istruttorie istruite positivamente dalle banche concessionarie (792 su 874 istanze presentate), con il 90,6 per cento dei progetti che otterranno il contributo previsto dalla legge. Numeri alla mano, i progetti presentati sono inferiori alle aspettative e per il prossimo bando, in via di definizione, sono stati previsti numerosi correttivi. Innanzitutto, saranno aumentati i potenziali beneficiari e saranno estese ai programmi di ammodernamento degli esercizi di vicinato le agevolazioni nelle aree depresse, previste dalla legge 488 del 1992. La Finanziaria del 2002, infatti, ha esteso questi benefici agli esercizi commerciali aventi, appunto, la superficie di vendita non superiore ai 150 metri quadri, nei comuni con popolazione non superiore ai diecimila abitanti. Mentre per quelli con popolazione superiore ai diecimila abitanti, sono ammessi ai benefici anche gli esercizi con superficie di vendita non superiore ai 250 metri quadri. Per ammodernamento, quindi, si intende il programma che sia volto ad apportare innovazioni nell'impresa, con l'obiettivo di conseguire un aumento di produttività e delle condizioni ecologiche. Dubbi, però, sull'interpretazione che dovrà fornire il Ministero circa l'applicabilità di questi criteri anche agli esercizi di vicinato.
Fonte: Il Portico
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