Tu sei qui: CronacaLettera minatoria all'avv. Senatore
Inserito da (admin), venerdì 8 aprile 2005 00:00:00
L'avvocato Alfonso Senatore, leader della neonata "Alleanza Italia", ha ricevuto una lettera dal contenuto minatorio. La missiva, secondo quanto si è appreso, è stata recapitata al suo studio legale, in via Benincasa, con posta prioritaria. «Stanco di essere preso in giro da voi mafiosi e sporchi meridionali vi comincio a torturare come fate voi...ve la farò pagare cara», era scritto sulla missiva firmata da un industriale di Cacciola, in provincia di Reggio Emilia. Il foglio bianco, dove compaiono le frasi scritte a computer, contiene il nome e cognome del presunto autore, insieme alle sue utenze telefoniche. Del fatto sono già state informate le Forze dell'Ordine. In queste ore l'avv. Alfonso Senatore ha presentato un esposto ai Carabinieri, in cui chiede di avviare delle indagini per scoprire l'autore del gesto e le finalità. Secondo le prime indiscrezioni, i numeri telefonici indicati nella lettera corrisponderebbero al nome dell'industriale firmatario della stessa missiva. «Abbiamo verificato che i numeri corrispondono al nominativo apparso sulla lettera - spiega Alfonso Senatore - ma questo non esclude che possa essere stata un'altra persona ad usare il suo nome. Ad ogni modo abbiamo informato i Carabinieri, ai quali abbiamo presentato un esposto. Saranno loro a fare tutte le indagini necessarie». Una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti legherebbe il contenuto della lettera all'attività professionale di Senatore e, forse, anche alla sua militanza politica. Gli investigatori sarebbero intenzionati a prendere in considerazione pure il nesso temporale con le ultime elezioni regionali. Da parte sua, l'avv. Senatore ha negato categoricamente di conoscere la persona indicata nella lettera e di aver avuto rapporti professionali con imprenditori e cittadini residenti nella zona di Reggio Emilia: «Non conosco il signore che firma questa lettera. Non ho avuto contatti con Cacciola, il Comune dove risiede il presunto mitomane. La lettera è indirizzata a me come avvocato, quindi lascerei fuori la politica. Credo che possa trattarsi di un folle. Con ogni probabilità, ha scritto questa lettera per poi inviarla a diversi indirizzi presi a caso dalle "pagine bianche", semmai mirando a professionisti». Una pista che potrebbe essere confermata da un altro particolare emerso in queste ore. Secondo alcune indiscrezioni, l'avv. Senatore non sarebbe stato l'unico in città ad aver ricevuto questo tipo di lettera. Nel mirino del mitomane "nordista" ci sarebbero anche altri professionisti cavesi. «Non ho la certezza - spiega Senatore - ma ho sentito circolare alcune voci, molto insistenti, che parlerebbero di altri professionisti raggiunti da lettere minatorie». Un episodio che resta avvolto nel mistero. Cava, del resto, non è nuova a questi fatti. Nel novembre 2001, in città scoppiò la psicosi per l'antrace. Due buste sospette, contenenti polverina bianca, furono inviate all'assessore alle Finanze, Vincenzo Trapanese, ed al presidente del Consiglio comunale, Giovanni Baldi.
Fonte: Il Portico
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