Tu sei qui: CronacaLo specchio d’acqua tra Positano e Massa Lubrense invaso dalle barche, l’appello di Punta Campanella a rispettare le regole
Inserito da (Redazione LdA), sabato 4 giugno 2022 10:54:07
"Proteggi il tuo mare, difendi il tuo futuro. Rispetta le regole dell'Area Marina Protetta". Questo l'appello di Punta Campanella ai diportisti e ai tanti visitatori del Parco Marino inserito tra la penisola sorrentina e la costiera amalfitana, interessato da un'enorme affluenza di barche durante i mesi estivi.
«Il regolamento del Parco vieta alcune attività non per il solo gusto di farlo. Ci sono delle ragioni ben precise dietro ogni divieto. Ragioni e valutazioni scientifiche che hanno l'obiettivo di salvaguardare il mare, la ricca biodiversità e assicurare che il sito abbia un futuro e sia preservato anche per le prossime generazioni. C'è la possibilità di fruirne, di godere della bellezza naturale e paesaggistica senza arrecare danni. Basta rispettare alcune semplici regole», ha dichiarato il presidente dell'AMP Lucio Cacace.
In primis, non bisogna entrare nelle zone Rosse (vedi cartina). Poi, è vietato transitare accanto al Vervece e a Vetara. In particolare per il Vervece, lo scoglio della Madonnina sacra sommersa, dinanzi a Marina della Lobra. Si trova proprio sulla rotta che dalla penisola sorrentina va verso Capri. Ed è soggetto a un transito di unità navali impressionante, soprattutto nei weekend, ma non solo. Ci sono 4 grandi boe gialle che circondano lo scoglio e formano l'area della zona rossa vietata.
«Qui non si può entrare, neanche per fare un bagno, figurarsi attraversarlo con le barche. Bisogna passare al di fuori delle boe gialle. Un semplice accorgimento che però è molto importante per non arrecare disturbo e immettere sostanze inquinanti in un sito ricco di biodiversità, nel quale la natura fa il suo corso senza il disturbo dell'uomo», ha spiegato Cacace.
Altra zona sensibile è la Baia di Ieranto, zona Gialla. Qui, nell'ultimo monitoraggio effettuato dal Parco, sono state censite 260 specie diverse. E c'è anche una vasta prateria di posidonia, la pianta marina che produce ossigeno e che è fondamentale per l'ecosistema della baia, offrendo riparo a molte specie, quali cavallucci e stelle marine. A Ieranto non si può entrare a motore né tantomeno ancorare. Gettare l'ancora vuol dire strappare la posidonia dal fondale. Un danno molto serio.
I diportisti potranno, invece, da metà giugno in poi, ormeggiare in tutta sicurezza e senza causare danni nel vicino campo boe dell'Amp, in località Le Mortelle, nella splendida cornice di Marina del Cantone. Le boe, ecosostenibili, sono fissate al fondale senza alterare la prateria di posidonia.
Ci sono anche altri siti sensibili, tra i quali Li Galli e Crapolla, zone Gialle, da non attraversare a motore e, naturalmente, con divieto di ancoraggio. A Crapolla, la scorsa estate, l'Amp ha posizionato una barriera di boe per evitare che le barche entrino nello splendido fiordo, a breve saranno di nuovo installate. La situazione ai Galli è invece molto complessa, con decine di imbarcazioni che ignorano i divieti, prevista una stretta e azioni in grado di ridurre il fenomeno.
Tra le attività da evitare nell'Area Marina Protetta, naturalmente, la pesca senza autorizzazione. Assolutamente vietata la pesca subacquea.
«Le Aree Marine Protette servono, innanzitutto, a evitare il sovra sfruttamento delle risorse biologiche dovute ad attività di pesca non gestite correttamente. Se rispettate, le regole sulla pesca possono garantire una crescita della biodiversità e un incremento, anche considerevole, della bio massa, cioè di pesci e fauna marina. Effetto che poi può riversarsi anche sulle zone esterne del Parco, il cosiddetto spillover. Un effetto positivo che fa bene alla natura ma anche agli stessi pescatori. Il rispetto delle regole offre, quindi, vantaggi a tutti, a fronte di piccole rinunce. Sono previste sanzioni amministrative con multe salate per chi non rispetta il regolamento e, nei casi più gravi, anche l'avvio di procedimenti penali», ha aggiunto Cacace.
Molte attività, invece, sono consentite, come il transito a velocità moderata nelle zone Verdi, le immersioni autorizzate con uno dei numerosi diving operanti nel Parco, o anche snorkeling ed escursioni in canoa.
«L'invito che rivolgiamo a tutti è di godersi appieno questa meravigliosa natura che ci è stata donata rispettandola. Abbiamo il dovere di lasciare questo dono anche alle future generazioni. Possiamo fruirne senza arrecare danno. Basta rispettare alcune semplici regole», ha chiosato il presidente del Parco Marino.
- Non transitare all'interno delle zone Rosse: Vervece e Vetara
- Non entrare a motore e non ancorare nelle zone Gialle: Baia di Ieranto, Li Galli, Crapolla e Isca
- Mantieni una velocità moderata nelle zone Verdi
- Non pescare se privo di autorizzazione.Divieto assoluto pesca subacquea
- Non immergerti con le bombole se privo di autorizzazione
- Non utilizzare acquascooter e non praticare sci nautico o attività simili
- Non prelevare nulla dai fondali, dal mare e dalle spiagge
- Non gettare rifiuti in mare e non lasciarli sulle spiagge.
Fonte: Il Vescovado
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