Tu sei qui: CronacaMaiori, sequestri dehors: ristoratore cita Comune per danni subiti
Inserito da (redazionelda), domenica 4 marzo 2018 18:50:02
A Maiori uno dei titolari dei ristoranti del Corso Reginna, tra quelli lesi dal sequestro dei dehors nel cuore della scorsa stagione estiva, cita in giudizio il Comune di Maiori per i conseguenti danni subiti.
Nell'atto di citazione in giudizio viene specificato che «in data 25 maggio 2017 l'istante titolare presentò al Comune di Maiori il rilascio di una concessione di occupazione di suolo pubblico sul Corso Reginna, con dehors di tipo "A" per 32 metri quadri».
Autorizzazione che venne concessa per la durata di cinque anni, dal 15 febbraio al 15 dicembre e che invogliò il ristoratore a demolire il vecchio gazebo (del valore di circa 6mila euro, afferma) per costruirne uno "di tipo A", più grande del primo e di diversa tipologia del costo di circa 14mila euro che ha provveduto a coprire con pagamenti rateali.
Per l'istante, il sequestro operato il 31 luglio scorso dagli uomini della Guardia di Finanza, in cui si ipotizzano i reati di abuso edilizio perché in assenza del permesso di costruzione della struttura, «ha impedito il lavoro al ristorante nel momento della stagione estiva, causando un calo di fatturato per sviamento della clientela, non essendoci la possibilità di spazi esterni per poter mangiare, con perdita di immagine commerciale per il ristorante». Oltre al danno anche la beffa, con l'obbligo di smontaggio del dehors oggetto di sequestro, sostituito da nuove strutture mobile del costo di circa 8mila euro. Tutte spese che si sommano al canone di occupazione di 3600 euro.
Nell'atto di citazione viene palesata la responsabilità del Comune di Maiori per violazione dell'articolo 2043 del codice civile in quanto i funzionari del comune, secondo l'ipotesi della Procura nel procedimento penale, avrebbero rilasciato una concessione illegittima sul suolo del demanio idrico che aveva dato parere positivo a condizione che il Comune avesse pagato i canoni arretrati per dieci anni, condizione ignorata dal Comune e che l'istante non poteva sapere, non avendo mai visionato l'autorizzazione del Demanio.
Il 30 maggio prossimo il sindaco di Maiori è chiamato a comparire davanti al Tribunale civile di Salerno per rispondere dei danni patrimoniali e morali contestati, a causa «del mancato guadagno e il lucro cessante per la stagione turistica e per quelle future, per mancanza di possibilità per i prossimi cinque anni, per il costo della demolizione del vecchio gazebo, per il prezzo del nuovo dehors costruito e demolito, per il riacquisto di un altro gazebo, per l'onere concessorio versato e per gli altri danni. Il tutto per una somma che si qualificherà nel corso di causa alla stregua di interessi commerciali, svalutazione, spese e competenze di giudizio».
Con atto proprio il Comune di Maiori annuncia di costituirsi in giudizio «al fine di sostenere le proprie giuste ragioni e di garantire la propria azione amministrativa l'effettività dei principi di efficacia e trasparenza».
Fonte: Il Vescovado
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