«Ancora una volta il Sindaco Luigi Gravagnuolo ha preso un granchio. Si lamenta e sputa fiamme e fuoco contro il manifesto politico selvaggio. Chi di noi avrà sbagliato saprà come agire.

Dimentica il nostro primo cittadino che, durante la sua ultima campagna, Cava era completamente tappezzata di suoi manifesti con foto. Avrà pagato “il nostro” che tra poco non sarà più tale. E poiché è molto cattolico e religioso, conoscerà bene chi disse: "Prima di guardare la pagliuzza nell’occhio altrui, sarebbe opportuno vedere il trave nel proprio occhio".

Il venditore di fumo, non sapendo e non avendo più quale fogna, paletto e così via inaugurare, cerca almeno di apparire su cose nelle quali è stato, ieri, maestro, oggi falso, ipocrita e moralista. Dimentica che c’è qualcuno che sa che fine fecero i suoi 30mila manifesti: tappezzò in modo indecoroso tutta la città».

E' il duro comunicato stampa diffuso da Alfonso Senatore, candidato alla provincia UDEUR-PDL, che in un'altra nota stampa ribadisce che continuerà a tenere viva la questione ospedale di Cava e che si opporrà con tutte le sue forze al declassamento della storica struttura sanitaria. Leggiamo insieme:

«Mi sono sempre ribellato di fronte all’indifferenza del governo locale, proponendo come alternativa via di uscita dalla querelle che ormai tratto da venti anni, e che fosse stata presa in tempo con rigore avrebbe avuto esiti più brillanti, il funzionamento eccellente di Pronto Soccorso attivo e Reparti di urgenza composto da Rianimazione, Cardiologia, Medicina e Chirurgia d’urgenza, Ortopedia e Ginecologia, ritenendo che bisogna altresì rinunciare a reparti-doppione che funzionano già in modo ineccepibile nelle vicine strutture sanitarie di Salerno e Nocera Inferiore, anche per merito di nostri concittadini che operano a tutti i livelli nel settore sanitario e trasferitisi lì da tempo».