Tu sei qui: CronacaMercato, la "battaglia" non fa "sconti"
Inserito da La Redazione (admin), giovedì 26 gennaio 2012 00:00:00
La mancanza di spazio sufficiente per permettere a tutti gli ambulanti, anche quelli che precedentemente trovavano sistemazione sulla strada, di posizionarsi sull’area mercatale di via Prolungamento Marconi. È questo il nocciolo della questione che va avanti ormai da diverse settimane a Cava de’ Tirreni e che anche ieri, per il terzo mercoledì di fila, ha visto concludere con un nulla di fatto l’appuntamento settimanale con il mercato.
La divisione tra l’Amministrazione comunale, ferma nella volontà di sistemare tutti gli stands nelle tre piazzole dell’area, e gli operatori del settore, in protesta per l’inesistenza delle metrature necessarie, si fa sempre più aspra. Del resto, a gran parte di questi ultimi la situazione non sembrerebbe poi tanto diversa da quella verificatasi diversi anni fa, allorquando si procedette al trasferimento dall’area Gescal all’area mercatale di via Marconi. Alcuni, infatti, hanno lamentato che già allora si evidenziarono le stesse difficoltà, rese ancor più gravi attualmente dal mancato aggiornamento delle licenze.
Stando a quanto proferito da alcuni venditori ambulanti, in effetti, non tutti i “colleghi mercatali” che nel corso degli anni si sono muniti di camion più grandi (occupando di conseguenza spazi maggiori) avrebbero provveduto a comunicare tali modifiche. Un’inadempienza che però, secondo Salvatore Califano di Unimpresa, sarebbe imputabile anche agli uffici comunali, che, nonostante le rilevazioni del caso, non avrebbero rimodulato i dati per la concessione dei permessi e per il pagamento della Tosap.
E sempre ieri, come per i mercoledì precedenti, i commercianti alla fine hanno richiesto per l’ennesima volta un confronto con il sindaco Marco Galdi, invitandolo a fornire maggiori delucidazioni in merito ad una situazione che, se prolungata nel tempo, potrebbe assumere connotati ben più gravi. Non pochi, infatti, sono i risvolti dal punto di vista economico-lavorativo che una simile situazione d’incertezza sarebbe destinata a generare nel tempo.
Fonte: Il Portico
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