Salta ancora il mercato del mercoledì. Ma questa volta non per una chiara intenzione dei venditori ambulanti, ma per le misurazioni effettuate dall’assessore alla Manutenzione Urbana, Alfonso Carleo, protrattesi per l’intera mattinata. Doveva essere, quello di ieri, il giorno della “prova del nove” per la nuova sistemazione delle bancarelle nell’area mercatale di via Prolungamento Marconi, e ciò che ne è conseguito è stata una sensazione diametralmente opposta.

Da una parte l’assessore Carleo, fiducioso dei dati esaminati con planimetria e metro ieri mattina; dall’altro i mercatali, sempre più in protesta per la mancanza di spazio sufficiente. In particolare, la denuncia di questi ultimi si rivolge all’impossibilità di aprire i banchi di vendita e di spiegare le tende. Insomma, una situazione che comprometterebbe, a loro dire, la riuscita del mercato ogni mercoledì mattina.

Ma c’è di più. Tra gli ambulanti vi è chi prospetta uno sciopero anche per la prossima settimana. Come fatto sapere da un esponente della Fiva Confcommercio, infatti, nella stessa giornata di ieri sarebbe stata preparata una lettera di protesta al Prefetto, nella quale sarebbero stati elencati tutti i punti “no” della nuova disposizione sindacale. E soprattutto, nel caso di mancata risposta da parte degli organi competenti, sarebbero pronti ad incrociare le braccia mercoledì prossimo.

Due fondamentalmente risulterebbero essere le richieste dei mercatali: o collocare i 47 stands eliminati dalla strada nel parcheggio dell’area mercatale (ma in questo caso sarebbe necessaria una specifica autorizzazione da parte dei Vigili del Fuoco), o trasferire in toto il mercato nella zona del trincerone, preferibile per metratura e dimensioni.

Dal canto suo, invece, l’assessore Alfonso Carleo si è detto particolarmente speranzoso in una felice soluzione. Secondo i suoi primi calcoli, seppur approssimativi, si potrebbero recuperare circa 15 posti nella terza piazzola di via Prolungamento Marconi, altri 15 nella seconda e diversi ancora nell’ultima. Ma per una comunicazione ufficiale e definitiva, avrebbe rimandato il tutto ad uno studio più approfondito.