Nella giornata di ieri, Leo Messi non si è presentato ai test medici di squadra previsti dal Barcellona. L'attaccante argentino era atteso intorno alle 10:15, ma di lui nessuna traccia. Un segnale importante che conferma le tante voci diffuse in questi giorni che vogliono il capitano del Barca lontano dal club in cui è cresciuto e si è affermato a livello mondiale. Nelle prossime ore si saprà qualcosa sul destino della Pulce, ma per il momento tutte le indiscrezioni sono da prendere con le dovute pinze. Una cosa, tuttavia, è assolutamente certa: un ipotetico addio di Messi segnerebbe la fine di un'era per il Barcellona. Con il fuoriclasse argentino in attacco, il club spagnolo ha vinto 34 titoli in 20 anni: 4 Champions League, 10 campionati spagnoli, 6 Coppa del Re, 8 Supercoppe spagnole, 3 Supercoppe UEFA e 3 Coppe del mondo per club. In questo ventennio la Pulce ha battuto ogni record in blaugrana: 731 partite, 634 gol e 256 assist, e 6 Palloni d'Oro. Dopo una storia d'amore ricca di successi, però, l'ultima stagione per Messi non è stata rosa e fiori. Nonostante il titolo di capocannoniere del campionato spagnolo (25 gol), Leo ha cominciata a manifestare frizioni nei confronti della società e, in particolare, del presidente Bartomeu per una questione legata agli stipendi durante il lockdown. A spingere Messi verso l'addio è stata però la sconfitta del 14 agosto contro il Bayern Monaco. L'8-2 incassato dai tedeschi nei quarti di Champions è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Secondo la Liga il contratto tra Messi e il Barça scade nel giugno 2021 e pertanto il fuoriclasse argentino, al momento, resta a tutti gli effetti un giocatore blaugrana. Se vorrà liberarsi, la Pulce dovrà versare l'intero ammontare della clausola rescissoria, pari a 700 milioni di euro.