La Fase 2 non è il liberi tutti. Eppure in tanti, in troppi, ancora non hanno compreso che l'emergenza sanitaria è ancora in corso, che il rischio di un aumento dei contagi è dietro l'angolo. Lo sa bene il sindaco di Cava de' Tirreni, Vincenzo Servalli, che ieri, nel consueto video di approfondimento pubblicato sui social, ha rilasciato importanti dichiarazioni.

Il primo cittadino cavese ha voluto raccomandare ancora una vola prudenza e ricordare ai cittadini che non siamo tornati alla normalità: «Sono stati segnalati assembramenti, sopratutto di giovani, davanti alle attività delle frazioni, alla Badia, a Dupino, ad Alessia, a Santa Lucia, nel centro storico e in altre molte parti della nostra città. Noi non siamo tornati al "liberi tutti. Faremo dei controlli nei limiti delle nostre possibilità, ma qui ci vuole un elemento di responsabilità collettiva».

Servalli ha voluto sottolineare che i cittadini, finora così bravi nel rispettare le regole tanto che questo sforzo collettivo ha permesso di approdare a questa seconda fase,dovranno fare ancora dei sacrifici per non vanificare gli sforzi fatti dall'8 marzo in poi.

Insomma, il sindaco ha voluto avvertire: anche se la stanchezza si sta facendo sentire, dopo due mesi trascorsi in casa, la Fase 2 non è un "liberi tutti". Anzi, è proprio questo il momento in cui dovremo impegnarci di più per fare la differenza e non piombare in una seconda fase di drammatici contagi.