Sono due inchieste volte ad accertare la morte di Palmina Casanova, la commerciante di Atrani deceduta la sera del 22 aprile all'ospedale "Ruggi" di Salerno tre giorni dopo un intervento chirurgico in laparoscopia per l'asportazione di cisti ovariche.

Si assottiglia la lista di medici e sanitari accusati di omicidio colposo in cooperazione: da 13 si è passati a 7, tutti del Ruggi, (per ora sono esclusi quelli del presidio ospedaliero della Costa d'Amalfi) mentre sarebbero almeno quattro i camici bianchi finiti nel mirino della Procura sulla scomparsa di quel campione d'intestino, il sigma, prelevato alla donna durante l'ultima, disperata, operazione, la sera del 22 aprile, e dal quale si poteva risalire all'eventuale errore nel corso del primo intervento tre giorni prime.

I Carabinieri del Nas (Nucleo Antisofisticazioni e Sanità) di Salerno, coordinati dal capitano Gianfranco Di Sario, su disposizione del sostituto procuratore Elena Guarino, hanno ricostruito tutti i passaggi che hanno portato il tratto intestinale dalla sala operatoria al reparto di Rianimazione, in cui doveva essere conservato fino alla consegna agli anatomopatologi e da cui è invece sparito dopo poche ore.

Ora si attendono gli esiti degli esami effettuati dal pool di medici nominati dalla Procura.