Tu sei qui: CronacaMovida fino all'alba, infuria la polemica
Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 15 novembre 2002 00:00:00
Dovrà attendere il voto in Consiglio comunale la proposta di posticipare la chiusura dei pubblici esercizi dall'una alle tre e trenta di notte. I gestori attendevano solo la firma da parte del dirigente competente o direttamente dal sindaco Messina, invece è stato deciso di sottoporre la questione al Consiglio comunale, che dovrebbe svolgersi la prossima settimana. Nell'incontro di mercoledì scorso con l'assessore al Commercio, Antonio Barbuti, ed il dirigente dell'Ottavo Settore, Maurizio Durante, i gestori dei locali hanno chiesto di fare una netta distinzione tra esercizi pubblici, intesi come bar e ristoranti, e quelli di spettacolo. I primi possono aprire fin dalle 5, i secondi alle 19. La movida, poi, si muove a partire dalla mezzanotte ed è impensabile poter buttare tutti fuori dai locali entro l'una. «In città ci sono 140 esercizi pubblici - dichiara Pasquale Falcone (nella foto), proprietario del Porky's - di cui 6 con la licenza di pubblico spettacolo. Soprattutto questi ultimi sono stati penalizzati, con perdite del 50%, dalla confusione e dalla restrizione degli orari». Intanto, ieri mattina, una folta rappresentanza di cittadini residenti nei pressi di locali pubblici ha manifestato a Palazzo di Città i continui disagi sopportati. «Non è una questione di orari - lamenta Felice Sorrentino - ma di decibel. Chiediamo solo di rispettare le norme ed il buon senso». «Vorremmo che il Comune - afferma Giuseppe Salsano - operasse una seria ricognizione, dando mandato all'Arpac per un monitoraggio delle emissioni sonore. Chi non è in regola venga chiuso o gli sia data la possibilità di spostarsi altrove, dove non dia fastidio». Ad ascoltare le loro ragioni l'assessore Pasquale Santoriello: «Siamo sensibili alle esigenze dei gestori, ma anche alle necessità dei cittadini. Per questo porteremo l'intera problematica in Consiglio comunale».
Fonte: Il Portico
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