Tu sei qui: CronacaNiente medico di famiglia per 2.000 cavesi
Inserito da (admin), martedì 10 novembre 2009 00:00:00
Non trova ancora soluzione la vicenda sanitaria che vede coinvolti circa 2.000 cittadini cavesi, che dal mese di ottobre si sono visti sospendere dall’elenco assistiti dei rispettivi medici di base.
La causa è da attribuire all’assenza di riscontro tra gli archivi comunali e quelli dell’anagrafe tributaria. Gli assistiti in oggetto, come loro richiesto, si sono recati agli sportelli del Distretto sanitario per rettificare le proprie generalità, ma nulla è cambiato. Il loro stato di sospensione dall’assistenza sanitaria di base è tale ancora oggi.
Alla luce di ciò è sul piede di guerra l’Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori di Salerno: «Denunciamo il vuoto di assistenza e chiediamo accertamenti urgenti per verificare questa mancanza - dichiara Raffaele Sepe, presidente provinciale Salerno Adoc - Avvieremo un’azione legale davanti al Giudice di Pace, al quale chiederemo un risarcimento danni per l'assenza di assistenza e per il pagamento dei farmaci».
A spiegare la situazione, tentando di tranquillizzare l’utenza, ci ha pensato il dott. Vito Gianni, dirigente del servizio informatico ex Asl Sa1. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con l’obiettivo di monitorare in maniera puntuale la spesa sanitaria sul territorio nazionale, ha inviato a ciascun medico di famiglia l’elenco delle "anagrafiche disallineate", con l’invito a fare le dovute correzioni.
Ci sono stati casi, ad esempio, di assistiti che figuravano per ben due volte nello stesso elenco, perché "portatori" di un nome composto. Una volta regolarizzate le varie posizioni, la scelta del medico verrà riattivata in maniera retroattiva ed in modo tale da non perdere nessuna quota mensile.
«Voglio comunque precisare - ha concluso il dott. Gianni - che il diritto all’assistenza sanitaria previsto dal Servizio Sanitario Nazionale è completamente garantito a tutti, indipendentemente dall’iniziativa in corso, dunque anche gli assistiti che figurano nell’elenco sospesi hanno garantite tutte le prestazioni sanitarie».
Fonte: Il Portico
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