E' comparso ieri, davanti al giudice delle udienze preliminari, Stefano Berni Canani, il ventenne di Ravello ma domiciliato a Tramonti accusato di violenza sessuale nei confronti della sua ex fidanzatina 12enne. Il giovane, tratto in arresto lo scorso ottobre e ristretto ai domiciliari, due settimane fa aveva violato le prescrizioni impostegli dal giudice circa le persone da poter frequentare in casa. Dopo averlo sorpreso, durante i controlli, in compagnia di persone non autorizzate, i Carabinieri hanno richiesto al GIP, con esito positivo, l'aggravamento della misura. Quindi il trasferimento presso la casa circondariale di Fuorni.

Ma in capo al giovane anche due casi di stalking nei confronti di altrettante ragazze, di cui una non ancora maggiorenne. Nel corso dell'udienza celebratasi ieri presso il tribunale di Salerno, il suo legale, l'avvocato Ciro Romano, ha fatto richiesta di rito abbreviato (sconto di pena) che sarà definito a settembre. Mentre per l'accusa più pesante (la presunta violenza sessuale) se ne parlerà a maggio quando ci sarà l'udienza preliminare davanti al Gup Sergio De Luca. Il fatto risale al 20 settembre del 2014. Il giovane avrebbe forzato la fidanzatina originaria della Piana del Sele, portandola nella sua precedente abitazione, a Scala (e trattenendola almeno per una notte), dove si è consumato il rapporto.

I familiari della vittima avevano sporto denuncia dopo che la figlia ha raccontato la vicenda.

Arrestato il giovane lo scorso ottobre (il gip aveva ritenuto di applicare la misura cautelare per il pericolo di reiterazione del reato), gli assistenti sociali hanno ascoltato la ragazzina (che oggi ha 13 anni) ritenendo il suo racconto credibile.

Il 23 luglio scorso, nell'incidente probatorio, la minorenne aveva ripercorso la violenza sessuale subita, quando si allontanò di casa per una fuga d'amore. Al rientro la ragazzina raccontò alla famiglia di aver trascorso la notte a casa dell'allora 19enne. La famiglia della ragazza aveva denunciato il ragazzo per sottrazione di minore.