Tu sei qui: CronacaNuova puntata...uguale telenovela
Inserito da La Redazione (admin), venerdì 14 gennaio 2005 00:00:00
Nuova, triste puntata della telenovela infinita tra pendolari cavesi e Trenitalia, con i primi nelle vesti di vittime sacrificali. O meglio, di animali in gita (e neanche piacevole) sul carro bestiame. Ancora disagi, ancora soprusi, nel generale menefreghismo. La storia di una mattina infernale, solo una delle tante, direttamente nel racconto di uno degli esponenti del Comitato Pendolare Cavese. Rabbrividiamo insieme...
«Treno regionale n. 8181 da Nocera Inferiore diretto a Salerno: oggi (venerdì 14 gennaio 2005, ndr) è partito addirittura con una sola carrozza. All'arrivo nella stazione di Cava de'Tirreni è successo il caos più totale. Vagone già pieno (stracolmo) alla partenza da Nocera Inferiore, a Cava eravamo circa 200 persone ad aspettarlo! Risultato finale: treno bloccato per più di un'ora per la manifestazione di protesta più che civile (senza occupare i binari, ma fermi sui gradini della porta di accesso) dei pendolari cavesi, arrivo dei poliziotti e dei carabinieri delle locali stazioni per cercare di riportare tutto alla normalità, senza riuscirci perché le nostre condizioni erano due: l'arrivo del Questore di Cava o del Sindaco della stessa città. Purtroppo né dell'uno né dell'altro si è vista traccia. Nel frattempo i poliziotti hanno provveduto a riconoscere una decina di persone, perché secondo loro c'era stato l'interruzione di un pubblico servizio. L'unica cosa, buona, che abbiamo ottenuto è stato l'arrivo di un funzionario di Trenitalia da Napoli, costretto a raggiungere la stazione di Cava perché noi non abbiamo voluto interloquire con loro a mezzo telefono. Il funzionario al suo arrivo ha constatato di persona il reale problema e ci ha promesso al più presto un incontro con i vertici regionali delle FS. Da segnalare ancora il problema della sicurezza del treno, perché uno dei conduttori ha dichiarato che lo stesso vagone aveva dei problemi alle sospensioni e che lo stesso non ripartiva se il numero dei viaggiatori non scendeva tra i 110 e 130, capienza massima per quel tipo di treno (68 posti a sedere ed altrettanti in piedi). In tutto questo periodo ho provveduto a chiamare anche un giornalista di un quotidiano locale per informarlo dei fatti ed invitarlo a recarsi sul posto per constatare di persona la realtà delle cose. RIPETO che, secondo me, tra non molto (spero vivamente di essere smentito) si assisterà ad una nuova sciagura come quella di Bologna, visti i tipi di treno molto obsoleti ed il tratto di strada ferrata, se pur breve (più o meno circa due chilometri), che in alcuni punti affaccia a strapiombo sulla strada statale, che a sua volta affaccia sul mare o su qualche ponte alto più o meno 15 metri. Inoltre, dalla stazione di Vietri a Salerno passa attraverso una serie di gallerie che vanno da un minimo di circa 100 metri ad un massimo di circa 800 metri. Arrivederci alla prossima puntata...sperando sempre di poterla raccontare».
Comitato Pendolare Cavese
Per info:
e-mail: aldoscarlino@libero.it
Fonte: Il Portico
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