Tu sei qui: CronacaNuovi bus per il mare, Vietri dice no
Inserito da (admin), martedì 25 luglio 2006 00:00:00
I disagi dei pendolari, utenti dei mezzi del Cstp per Cava-Vietri Marina-Cava, continuano a tenere banco, dopo le dure accuse di oltre 100 cavesi, firmatari di una petizione ai sindaci di Cava e Vietri. Gli estensori del grido di allarme avevano denunciato la mancata sicurezza. «Mezzi sovraffollati, si ha l'impressione di viaggiare in carri bestiame o di rivivere gli assalti alla carovana degli indiani del mitico Far West», afferma Loredana Senatore, prima firmataria della petizione.
Accuse a cui l'assessore alla Viabilità del Comune di Vietri ribatte offrendo dati e soluzioni. «Purtroppo nel periodo estivo - scrive l'assessore Francesco Benincasa - l'eccessivo flusso di bagnanti non consente di razionalizzare al 100% il trasporto pubblico, sia perché vi sono le cosiddette ore di punta nel corso delle quali il numero dei viaggiatori aumenta in maniera esponenziale, sia perché non appare assolutamente possibile inibire ad alcuno di salire sull'autobus che presceglie e sia perché non appare legittimo riservare solo ad alcuni, sulla base della residenza anagrafica, la possibilità di usufruire del servizio pubblico». Fin qui l'assessore, che sottolinea tra l'altro lo sforzo del Cstp nel potenziare le corse istituite per collegare direttamente la frazione Marina con Raito e Dragonea. «Difficilmente - aggiunge - i due collegamenti Cava-Vietri-Cava e Vietri-frazioni possano essere incrementati».
Una difesa che non convince i firmatari. «Il problema resta. Ci si gratifica a pensare che sono molte le corse istituite. E non che gli assalti e la mancata sicurezza non vengono eliminati», ribadiscono. Anzi, ci si chiede in particolare perché non è possibile, proprio nelle ore di punta, creare le linee dirette Marina-Cava e Marina-Vietri-Raito-Dragonea come per la Sita da Salerno a Napoli? «Il responsabile della mancata sicurezza - sbotta Loredana Senatore - è l'utente che vuole salire o l'autista o il controllore del Cstp che non dovrebbe autorizzarne la partenza? Non si può scaricare sugli utenti un problema, quello della sicurezza, che resta solo del Cstp».
Il disagio esiste. L'assessore Francesco Benincasa lo coglie e se ne fa carico, impegnandosi a migliorare ulteriormente, per la parte che gli compete, il servizio. «Siamo grati all'assessore Benincasa per la sensibilità mostrata e per l'attenzione al problema. Le espressioni "assalto alla carovana" o "carro bestiame" sono indicative del disagio e della rabbia che si prova nel dover lottare per salire, quasi soffocare e poi a Vietri notare che l'autobus si dimezza. È un comportamento che va ascritto solo all'utente? Noi crediamo di no», conclude Loredana Senatore. Intanto, il Cstp tace.
Fonte: Il Portico
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