Dopo il sequestro di una trentina di tonni pescati abusivamente avvenuto ieri, anche stamattina, 21 settembre, sempre a Cetara, un blitz della Capitaneria di Porto ha dato (purtroppo) frutti.

I militari della Guardia Costiera di Cetara guidati dal Comandante Maresciallo Luigi Passaniti, sotto il coordinamento della Capitaneria di Porto di Salerno, hanno sequestrato 21 esemplari di tonno rosso sottomisura.

I pesci - bottino di un'unica barca per un totale di 10 kg - erano allo stato giovanile, della lunghezza media di 30 cm. La normativa vigente regolamenta in maniera particolarmente rigida la pesca del tonno rosso, non permettendone la cattura al di sotto di una specifica taglia minima, fissata in 115 centimetri.

Adesso saranno inviati alla mensa dell'Istituto delle terziarie francescane di Cava de' Tirreni.

La Guardia Costiera ci tiene a precisare che i ristoranti che acquistano esemplari di tonno rosso allo stato giovanile e privi della documentazione idonea a garantirne la rintracciabilità e la legittimità della cattura rischiano fino a 24 mila euro di multa e chiusura del locale.

Chi pesca esemplari sotto misura danneggia l'ecosistema. Questa specie di tonnide è infatti da tempo minacciata dall'eccessivo sfruttamento degli stock presenti nel Mediterraneo e negli Oceani, ed è, pertanto, particolarmente tutelata dall'Ordinamento internazionale tramite l'lCCAT (International Commission for Conservation of Atlantic Tuna), un'organizzazione internazionale di cui è parte anche l'Unione Europea. Il tonno rosso, a differenza delle altre specie simili più comuni nel mediterraneo (alalunga, alletterato, palamita, tombarello) se lasciato crescere, può arrivare a superare i quattrocento chili di peso ed i tre metri di lunghezza.

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