Nuovo ospedale sì o no? Si attende in questi giorni la decisione del Tar, che dovrà pronunciarsi sul ricorso presentato dalla Siemens contro l'Asl Sa1. Qualche settimana fa la notizia dell'avvio di una battaglia legale, cui ha fatto seguito la richiesta del Tar, pervenuta agli uffici della Direzione generale di via Federico Riccio, di consegnare un plico dettagliato su tutte le procedure e gli accordi messi in piedi dai vertici aziendali e dagli amministratori della società. Al centro della contesa l'accordo per un project financing, con cui la Siemens si era impegnata a finanziare un nuovo presidio. Nel giro di tre anni la società milanese avrebbe costruito lo scheletro dell'ospedale, indicato dal Comune nell'area di Santa Lucia, fornendo anche le attrezzature elettromedicali, gli impianti elettrici e le apparecchiature informatiche. In cambio, l'Asl, unica proprietaria della struttura, si impegnava a restituire la somma anticipata ed a concedere gli spazi pubblicitari. Il progetto, annunciato come unico in Italia, è però saltato e da qui il conseguente ricorso. Per la fine della settimana si attende un primo responso, con la dirigenza dell'Asl tutelata dallo studio legale Brancaccio. Ma a movimentare la vigilia arrivano le precisazioni del direttore sanitario dell'Asl Sa 1, Domenico Della Porta: «Nonostante questa vicenda, confermiamo l'intenzione di realizzare un nuovo ospedale a Cava. Nel nostro piano triennale abbiamo indicato, tra gli obiettivi da realizzare, un nuovo ospedale a Cava con lo stanziamento di fondi». E l'ipotesi del project financing? «Resta una soluzione ottimale, ma dalla Regione - precisa Della Porta - abbiamo avuto precisi indicazioni. L'accordo con la Siemens doveva essere annullato, perché la procedura adottata dalla società presentava, secondo i commissari regionali, alcuni difetti».