L'ex boss Antonio Pignataro, l'assassino della piccola Simonetta Lamberti, dovrà dimorare fuori dalla Campania. A deciderlo è stato il Tribunale del Riesame, che ha accolto l'appello del sostituto procuratore dell'Antimafia, Vincenzo Senatore.

La decisione, come riporta "Il Mattino" diventerà esecutiva solo dopo la pronuncia della Corte di Cassazione, presso la quale la difesa di Pignataro, assistito dall'avvocato Antonio Sarno, ha presentato ricorso. Nel caso la Suprema Corte respinga le motivazioni della difesa, il nocerino dovrà risiedere in un comune fuori regione, con contestuale obbligo quotidiano di firma presso la polizia giudiziaria.

All'inizio di novembre, ricordiamo, il tribunale di Nocera Inferiore aveva l'istanza del legale di Pignataro, concedendo a quest'ultimo l'obbligo di dimora nello stesso comunale, con il divieto di uscire dalla sua abitazione dalle 22 di sera fino alle 8 del mattino seguente. Una decisione che incontrò l'opposizione della famiglia Lamberti e dell'Antifamia, che ritengono l'ex boss ancora pericoloso. Proprio nei giorni scorsi, a Nocera, Simonetta Lamberti (omonima sorella della vittima),ha avuto un confronto faccia a faccia con Pignataro, organizzato da "Le Iene", il noto programma di Italia Uno dedicato all'approfondimento dell'attualità italiana e internazionale (clicca qui per approfondire).