Alessandro Impagnatiello avrebbe effettuato almeno 8 ricerche con le parole "avvelenare feto", "uccidere feto", "veleno per topi incinta", "veleno per topi gravidanza" (ed espressioni simili) pochi giorni dopo che la fidanzata Giulia Tramontano aveva scoperto di aspettare un bambino.

Lo rivelano, come scrive TGcom24, le slide elaborate dai carabinieri di Milano per il processo sul 30enne, di professione barman, imputato di omicidio volontario pluriaggravato della fidanzata, occultamento di cadavere e provocato aborto per averla uccisa con 37 coltellate il 27 maggio 2023 e aver tentato di bruciarne il corpo.

Nel corso del processo, l'uomo è apparso in aula con la testa bassa e visibilmente provato. Durante la seconda udienza, al 30enne è stata anche mostrata le foto del cadavere di Giulia. Alla vista di quelle immagini, Impagnatiello non ha retto ed è scoppiato a piangere. Nella prossima udienza saranno sentiti i testimoni chiave.