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Operaio colpito da una gru a Fiume Veneto, Ivo muore a 68 anni. I sindacati: «A quell'età non si dovrebbe lavorare»

Secondo le prime ricostruzioni, Bellotto è stato colpito dal gancio di una gru mentre stava operando e sbalzato dal mezzo che stava sollevando materiali edili

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), giovedì 2 maggio 2024 09:00:08

Ivo Bellotto, un autotrasportatore e operaio specializzato di 68 anni, è morto in un cantiere esterno di un allevamento di animali da cortile a Fiume Veneto, poco prima della Festa dei lavoratori.

Secondo le prime ricostruzioni, Bellotto è stato colpito dal gancio di una gru mentre stava operando e sbalzato dal mezzo che stava sollevando materiali edili. Il medico legale ha accertato il decesso per arresto cardiaco traumatico. Il 68enne lascia una moglie e due figli.

La procura di Pordenone ha aperto un fascicolo d'inchiesta per fare chiarezza sulla tragedia.

Immediata la reazione dei sindacati. Il segretario generale della Cgil trevigiana, Mauro Visentin, scrive: "Primo maggio di sangue. Un'altra vittima sul lavoro macchia la festa e consegna a tutti ancora una volta la responsabilità di scendere in piazza, di manifestare, di gridare a gran voce che la sicurezza sul lavoro va garantita a tutti i costi e che non si può, non si deve, perdere più la vita lavorando".

Massimiliano Paglini, segretario generale della Cisl Belluno Treviso, commenta così l'incidente: "Le tragedie che si consumano ogni giorno nei nostri cantieri e nei luoghi di lavoro sono inaccettabili. Il lavoro è e deve continuare ad essere uno strumento di vita, non di morte. Anche questo ribadiremo forte nella piazza del primo maggio a Monfalcone. Bisogna porsi domande serie sui motivi per cui un lavoratore si debba ritrovare a quasi 69 anni a manovrare una gru: anche se in ottima salute, i riflessi non sono quelli di un giovane e il tema dell'invecchiamento della forza lavoro in Italia e nel nord est va affrontato quanto prima con programmazione e visione. Chiediamo da tempo che si riapra il tavolo della previdenza proprio per una riforma strutturale che tuteli maggiormente i lavori usuranti e soprattutto eviti che si debba rimanere al lavoro fino a età come quella del lavoratore deceduto a Fiume Veneto".

Marco Potente, segretario generale della Filca Cisl Belluno Treviso, aggiunge: "Il cantiere è un luogo pericoloso, a una certa età non ci si dovrebbe stare. Quella di martedì è stata anche la prima giornata di vero caldo, una condizione rispetto alla quale prestare grande attenzione, perché fattore di rischio importante nei cantieri con l'arrivo dell'estate. Le motivazioni dell'incidente andranno verificate, ma di certo bisogna riaccendere un campanello di allarme su alcuni cruciali fattori di rischio, non solo il caldo ma anche il rispetto di tutte le misure di sicurezza. Come è possibile che un lavoratore che sta manovrando una gru venga colpito dallo stesso macchinario che sta utilizzando?".

Fonte: Positano Notizie

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