La maggior parte di loro si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Si sono conclusi nel primo pomeriggio, al Tribunale di Salerno, gli interrogatori dei tredici giovani della Costiera amalfitana da lunedì scorso agli arresti domiciliari o sottoposti all'obbligo di firma nell'ambito di "Rewind", l'operazione dei Carabinieri della Compagnia di Amalfi che ha visto 45 indagati di cui 22 destinatari di misura cautelare e gli altri a piede libero per spaccio di droga, estorsione e favoreggiamento.

Il giudice per le indagini preliminari Stefano Berni Canani, dopo aver anche ascoltato coloro i quali hanno reso dichiarazioni, ha inviato tutti gli atti a Pubblico Ministero Elena Guarino per chiederne i pareri su eventuali revoche degli arresti, come avanzato dai legali dei giovani alcuni dei quali, nel frattempo, hanno presentato richiesta di riesame che con ogni probabilità si celebrerà il 28 giugno.

Intanto si resta in attesa del provvedimento del Gip. Non si esclude la convalida dei provvedimenti restrittivi.

Intanto stamattina due dei quattro arrestati e trasferiti presso la casa circondariale di Fuorni hanno ottenuto la sostituzione della misura in esecuzione con gli arresti domiciliari presso l'abitazione di residenza. Si tratta del 36enne amalfitano e del 31enne ravellese che hanno giustificato la genesi dell'azione criminosa al bisogno economico del proprio nucleo familiare.

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