Tu sei qui: CronacaOspedale, centro pilota sull'arteriosclerosi
Inserito da (admin), mercoledì 19 aprile 2006 00:00:00
E' uno dei 12 centri attivi in tutto il Mezzogiorno d'Italia per la cura e la prevenzione dell'ipertensione e dell'arteriosclerosi. A quasi un anno dalla sua attivazione, all'ospedale "Santa Maria dell'Olmo" si stila il primo bilancio del Polo specialistico per le malattie cardiovascolari (prima causa di morte in Italia), nato presso la divisione di Medicina Generale, diretta dal primario Vittorio Salvatore.
«Dotare Cava de'Tirreni di una struttura di riferimento per la patologia cardiovascolare, che seconda la letteratura medica è la prima causa di mortalità dei Paesi industrializzati, rappresenta un importante ed irrinunciabile servizio per l'intera popolazione del territori». Il Centro è stato inserito, con delibera regionale, tra i 12 centri della Campania autorizzati per tale tipo di diagnosi. Le cifre parlano chiaro. Fino ad oggi all'ambulatorio di arteriosclerosi, diretto dal dott. Renis, afferiscono pazienti cavesi per il 50%, da altri territori dell'Asl Sa1 per il 25%, da altre Asl per il restante 25%. Le prestazioni offerte non si esauriscono alla sola diagnostica ecografica. Il lavoro è suddiviso in ricovero in day hospital, per approfondimento diagnostico ed indirizzo terapeutico di problematiche inerenti la prevenzione e cura delle malattie cardiovascolari, ed ambulatorio di lipidologia con individuazione delle dislipidemie familiari.
«Accanto a questo tipo di attività diagnostica e clinica - spiega il dott. Salvatore - vi è anche un'attività di ricerca: diversi lavori sono stati pubblicati sulle più prestigiose riviste internazionali dal mio gruppo, in collaborazione con il Cardarelli, il Policlinico di Napoli e l'Università di Buffalo - New York State - su problematiche inerenti l'obesità pediatrica e l'arteriosclerosi. Sono stati iniziati due programmi di ricerca, sempre su segni precoci della malattia arteriosclerotica, di cui vedremo i risultati preliminari a fine 2006».
Ma non basta. Un'altra sfida è già stata lanciata: «Il futuro è la creazione di un laboratorio di bio-imaging in cui, unendo le nostre forze con quelle della divisione di Cardiologia, diretta dal prof. Eduardo Bossone, venga offerta all'utenza una valutazione integrata secondo tre direttive: sfruttamento massimo di tecnologie di avanguardia, utilizzo di professionalità complementari nella gestione dell'arteriosclerosi e delle sue complicanze, istituzionalizzazione della nostra attività di ricerca mediante collaborazione con la nascitura Università di Medicina di Salerno».
Fonte: Il Portico
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