Tu sei qui: CronacaOspedale, cosa cambia con il Cup
Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 14 febbraio 2003 00:00:00
Settimane di attesa per una visita, mesi per un intervento, lunghe code all'aperto per pagare il ticket e prenotarsi. Dai primi giorni della settimana, però, i pazienti del "Santa Maria dell'Olmo" si sono imbattuti in una lieta sorpresa: il Centro unico di prenotazione. Il "blocco accettazione" è situato al piano terra e racchiude in un grosso salone lo sportello ticket e quello delle prenotazioni, affiancato dagli uffici amministrativi e dirigenziali. Nuovo comfort e mai più inutili code. Ma basta questo per abbattere le liste di attesa? Finora, per le visite ambulatoriali si è riusciti a ridurre i tempi di attesa, che vanno da un minimo di 2 giorni, per l'ambulatorio di ostetricia e menopausa, ai 10 giorni per endocrinologia e diabetologia, fino ai 15 giorni per la chirurgia, l'urologia e la pediatria. Resta più intasato l'ambulatorio di ortopedia, dove per una visita si può attendere anche un mese. «Da qualche giorno, grazie al nuovo Cup - precisa il direttore sanitario, Vincenzo De Paola - i nostri utenti non sono più costretti ad aspettare. Di pari passo, abbiamo avviato un'organizzazione delle attività che ci porterà a ridurre ulteriormente i tempi. Per ortopedia, ad esempio, abbiamo programmato una doppia seduta settimanale». Il problema vero resta legato agli interventi chirurgici. Fatta eccezione per le operazioni d'urgenza, per gli altri interventi si può rimanere in lista di attesa anche 6 mesi. «Stiamo lavorando su questo. Tenuto conto - spiega De Paola - che operiamo in un presidio che è quasi un cantiere, ci stiamo organizzando per ridurre le liste. È ormai prossima l'apertura di due sale operatorie, che saranno attive per gli interventi programmati, mentre la terza sala rimarrà dedicata alle emergenze». Discorso diverso per gli esami specialisti (oculistica, dermatologia, radioterapia, chemioterapia, otorino, neurologia, afferenti a reparti attivi negli altri presidi dell'Azienda sanitaria locale): gli utenti cavesi devono mettersi in lista insieme ai pazienti dei restanti Comuni del territorio dell'Asl Sa1. «Il Centro di prenotazione telematico che collega i cinque presidi ed i distretti dell'Asl Sa 1 - precisano dalla direzione sanitaria - ha tra gli obiettivi proprio l'abbattimento delle liste di attesa. Ora il trend è di massimo 15 giorni di attesa, anche se per alcune specialistiche, come l'oculistica, dove la mole delle richieste è enorme, i tempi sono molto più dilatati». Attenzione anche per le apparecchiature in fase di ammodernamento, secondo il nuovo Piano attuativo presentato dal manager Raffaele Ferraioli. Spesso fuori uso la Tac, per guasti da super lavoro, cresce il numero di quanti ne hanno bisogno e di chi è costretto a recarsi presso strutture vicine.
Fonte: Il Portico
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