Tu sei qui: CronacaOspedale, scontro da "codice rosso"
Inserito da (admin), martedì 5 agosto 2014 00:00:00
È stata una seduta di Consiglio comunale, quella di ieri, lunedì 4 agosto, particolarmente incandescente, specialmente nelle battute finali. Infatti, mentre tutto sembrava scorrere liscio, i toni si sono surriscaldati in occasione dell’ultimo punto all’ordine del giorno, ovvero la discussione proposta dal Pd relativa al futuro dell’ospedale “Santa Maria Incoronata dell’Olmo”, alla luce di quanto prevede la bozza del nuovo atto aziendale del “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”.
A finire nel mirino dell’opposizione il paventato taglio di Ortopedia ed il ridimensionamento della Cardiologia, due reparti al momento di assoluta eccellenza. Per questo motivo, si invitava l’Amministrazione Galdi e l’intero Consiglio comunale a chiedere ai vertici dell’Azienda Ospedaliera Universitaria la revisione della bozza dell’atto aziendale. Dopo gli interventi del capogruppo consiliare del Partito Democratico, Enzo Servalli, del consigliere del Partito Comunista, Michele Mazzeo, e di Vincenzo Bove, in aula è scoppiata la bagarre.
Il sindaco Galdi ha respinto al mittente le accuse: «Prima di parlare è meglio informarsi, visto che c’è una nuova bozza dell’atto aziendale del 2 agosto scorso, che in pratica prevede per il nostro ospedale 97 posti letto, che finalmente ci vengono riconosciuti. Nello specifico - ha proseguito Galdi - avremo 8 posti in Chirurgia, 4 in Rianimazione, una struttura dipartimentale di Pediatria, un laboratorio di Ortopedia, una Cardiologia come modulo stabile collegata a Medicina ed un Pronto Soccorso attivo h 24. Stiamo continuando a lavorare per migliore la condizione del nostro ospedale».
Mentre dall’opposizione si chiedeva ancora di invitare la direzione del Ruggi a salvare i due importanti reparti per l’ospedale metelliano, il sindaco ha esortato la sua maggioranza ad abbandonare l’aula, facendo così cadere il numero legale. Furiosa la reazione dell’opposizione, che ha subito convocato una conferenza stampa, alla quale hanno preso parte Luigi Gravagnuolo, Enzo Bove, Enzo Servalli, Pasquale Scarlino, Sabato Sorrentino, Nunzio Senatore e Michele Mazzeo.
«Siamo sbigottiti per il comportamento assunto dal sindaco, il quale, premeditatamente, ha creato un clima di tensione proprio in occasione della discussione di questo argomento - ha tuonato Servalli - Aver fatto venir meno il numero legale vuol dire che il sindaco ha assunto degli impegni nelle segrete stanze del potere». Sulla stessa falsariga il commento del consigliere Mazzeo: «È scandaloso quello che è successo, ma era tutto premeditato, visto che un argomento di tale importanza è stato messo appositamente all’ultimo punto tra quelli iscritti all’ordine del giorno. Mentre ci vengono tolti due reparti importanti come Ortopedia e Cardiologia, ci vengono date la Chirurgia plastica e la Dermatologia, evidentemente soltanto per soddisfare le grandi esigenze di alcuni esponenti politici e sanitari di spicco che operano all’ospedale di Cava».
Alla fine, dall’opposizione sono state raccolte 7 firme per chiedere la convocazione di un Consiglio comunale monotematico sulla sanità entro 20 giorni.
Valentino Di Domenico
Fonte: Il Portico
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