Tu sei qui: CronacaPadova, dimissioni in massa: cade la giunta della Lega Nord
Inserito da (admin), sabato 12 novembre 2016 14:06:15
di Natalino Balasso Cade la giunta della città più grande amministrata dalla Lega. Quando arriva un commissario è sempre una sconfitta, sia per chi governa che per chi è all'opposizione. Questo caso dovrebbe far ragionare, non solo gli elettori, sul fatto che una buona amministrazione non si basa mai solo su un leader, per quanto possa essere carismatico (e questo non lo era molto) ma su un progetto molto preciso, su una squadra coesa e sulla condivisione dei programmi. Padova non è Cittadella diceva Bitonci, ed oggi si accorge di quanto fosse vero: Padova non è una grande città ma rappresenta una realtà complessa, nella quale il muro contro muro può rivelarsi fatale. Non è con gli slogan che si risolvono i problemi, e gli elettori padovani dovrebbero fare un esame di coscienza per avere votato un gruppo che non rappresentava un progetto preciso. Ora la campagna elettorale continua, con dispendio di energie e sfregamento dei coglioni degli elettori, le opposizioni hanno un compito molto grave, perché se andranno al governo della città non sarà per meriti loro, ma per demeriti dell'amministrazione. Ma anche la Lega e i partiti dell'attuale giunta di governo andranno in campagna elettorale, e dovrebbero stare bene attenti a quali priorità dovranno avere: l'idea di "fare pulizia" cacciando via i poveracci e gli studenti che fanno rumore si è rivelata perdente. L'inflessibilità nei confronti del cancro della microcriminalità e dell'illegalità, non deve significare sparare indistintamente nel mucchio e inoltre non si può basare l'amministrazione della città sulla sola idea di ripulire i marciapiedi dalle persone che non ci somigliano. Il mondo è complesso, Padova è città che ha da sempre ospitato e generato il sapere e l'intellettualità, le sue anime devono trovare il modo di convivere e di crescere, ma anche di incontrarsi. Sarebbe tempo di pace vera, non dell'ipocrita rito del presepe che a nessuno fa venire in mente la miseria umana che racconta davvero: l'indifferenza per il sofferente, il rifiuto dello straniero, il disprezzo del povero. Non saranno angeli del cielo e nemmeno terribili giustizieri a soffiare via dal Veneto la polvere di muffa e di malaffare che sembra voler coprire le bellezze e il lavoro di tanta gente, e i partiti, prima di dire che gli avversari sono impresentabili, dovrebbero interrogarsi su quali cazzate si possa avere fatto per perdere con avversari così impresentabili. Aggiungo una cosa: leggo che Zanonato dice "oggi festeggiamo, domani faremo le analisi". Eh no, Zanonato, festeggiare un fallimento è ben misera cosa! Le città non sono il teatro degli scontri fra partiti, sono fatte da cittadini che meritano rispetto, non si può festeggiare il fatto che Padova è oggi messa peggio di ieri. Finitela con la vostra fottuta campagna elettorale permanente! Fate una proposta seria e soprattutto spiegate ai vostri elettori come mai siete riusciti a perdere contro uno che ritenete così incapace.
Fonte: Booble
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