Tu sei qui: CronacaPassiano, rissa sfiorata al Centro anziani
Inserito da (admin), giovedì 12 febbraio 2004 00:00:00
Doveva essere un incontro tranquillo, quello con il sindaco Alfredo Messina. Ed invece si è giunti alla rissa. Sono volate ingiurie, accuse e sfottò. Qualcuno ha addirittura impugnato sedie e tavoli sotto gli occhi esterrefatti del primo cittadino e del suo seguito. Martedì sera, erano le 20, presso il Centro di aggregazione anziani di Passiano, si è tenuto un incontro tra il sindaco, gli operatori commerciali e la cittadinanza per concordare il dispositivo di traffico da adottare per alcuni giorni, al fine di consentire il completamento dei lavori di ristrutturazione della piazzetta frazionale di via Salvatore Coda e limitare i disagi che ne sarebbero conseguiti. Erano presenti, oltre al primo cittadino, l'assessore alle Politiche sociali, Pasquale Santoriello, il comandante della Polizia Municipale, Giuseppe Ferrara, ed il Vigile Michele Lamberti, esperto dei problemi del traffico. Il sindaco ha prospettato un piano ben articolato di sensi unici alternati ed un sistema di semafori notturni per superare l'emergenza. Subito il caos, e per ragioni che non erano in argomento. Lo scontro è nato sull'ampliamento o meno del bar del Centro anziani. «C'è stata - racconta Pasquale Santoriello - una deprecabile rissa. I motivi vanno ricercati nelle beghe interne al circolo, in rapporti interpersonali in cui non voglio entrare. Vi saranno altri incontri, sono in attesa che il presidente convochi un'assemblea per esprimere il mio parere. Sono favorevole ad un angolo bar nel Centro, ma che non sia un qualcosa di impegnativo e che, in ogni caso, serva ai soli soci e con prezzi contenuti nei limiti dei redditi dei pensionati». La scelta del presidente del Centro di affidare la gestione del piccolo bar interno a Domenico Di Martino, già gestore di un bar a Pregiato, non è stata condivisa da un socio. «La stanza per il bar - dice Francesco Senatore - già esiste. Ingrandire questo servizio non è utile se poi vengono applicate delle tariffe uguali ad un esercizio esterno. Non è possibile che certe decisioni vengano prese arbitrariamente dal presidente, responsabile per i suoi atteggiamenti dispotici della fuga dal Centro di decine di soci». Di diverso parere è il presidente del Centro anziani. «Migliorare i servizi interni al circolo - afferma Luigi Masullo - è un mio dovere. Non vorrei che, per posizioni personali, vengano penalizzati tutti i soci». «Già oggi - interviene Giovanni Di Giovanni - i prezzi sono uniformati ad un esercizio esterno e, giacché versiamo anche una retta mensile di affiliazione, il Centro diventa per noi pensionati oltremodo esoso». Anche il gestore di esercizio pubblico è contrario a quest'eventualità. «Il bar del circolo - spiega Carmela Faiella - non è sottoposto alle leggi fiscali che regolano gli esercizi e non serve solo ai soci. Questa è concorrenza illecita».
Fonte: Il Portico
rank: 10284107
Due operai della Compagnia Portuale di Salerno sono rimasti gravemente feriti dopo essere caduti da una gabbia durante le operazioni di rizzaggio, cruciali per assicurare i container alle navi in modo sicuro. L'incidente, avvenuto questa mattina, è stato segnalato dai rappresentanti sindacali della Filt...
I poliziotti della Digos di Torino hanno eseguito 23 perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di altrettanti aderenti a gruppi ultras della Juventus e del Torino, indagati per rissa, porto abusivo di oggetti atti ad offendere e travisamento, che lo scorso 9 novembre, nella notte prima del...
Nell'ambito dell'azione di contrasto ai fenomeni di furto di materiale ferroviario, il Compartimento Polfer per la Campania ha portato a termine una intensa attività info-investigativa iniziata lo scorso 29 dicembre, allorché veniva perpetrato un furto in danno di Rete Ferroviaria Italiana (R.F.I.) all'interno...
Nella mattinata di ieri, 9 gennaio, nella scuola Levi di Portici, sede di via Malta un genitore ha aggredito e picchiato un insegnante ed ha anche pubblicato sui social ciò che ha fatto. Il motivo sarebbe legato al fatto che secondo il familiare il docente di sostegno utilizzerebbe dei metodi non condivisibili...