Tu sei qui: CronacaPermessi di soggiorno, scandalo a luci rosse
Inserito da (admin), giovedì 16 marzo 2006 00:00:00
Non solo denaro, anche prestazioni sessuali in cambio di false promesse. Pagamenti in natura: questo avrebbero chiesto avvocati e commercialisti cavesi a compiacenti immigrate dell'Europa dell'Est, che chiedevano una consulenza per le pratiche sulla richiesta di assunzione, nel pieno del boom per la regolarizzazione di extracomunitari. Secondo le vittime, i professionisti, in cambio di intimi colloqui, fornivano non solo la modulistica, che poteva essere ritirata gratuitamente presso gli uffici postali, ma anche la promessa del permesso di soggiorno. Si trattava, in gran parte, di badanti e cameriere di locali della provincia. Fra le donne truffate ci sarebbe anche una commessa.
Si arricchisce di particolari l'inchiesta sui permessi di soggiorno, partita grazie ad una serie di segnalazioni raccolte dai responsabili dell'Ufficio Immigrati. Sul caso ora stanno indagando le Forze dell'Ordine cittadine: i Carabinieri della Stazione locale, diretti dal comandante Paolo Mannino, e gli uomini della Guardia di Finanza. Dalle testimonianze sarebbero emersi anche i prezzi della truffa. Poco meno di 2.500 euro il prezzo pagato da alcuni cittadini extracomunitari che volevano mettersi in regola per poter vivere in città. Ma non solo. Quando erano le donne a presentarsi negli studi dei professionisti cavesi, le richieste di soldi potevano trasformarsi anche in pagamento in natura.
Ufficialmente, si offrivano di provvedere alla compilazione della richiesta di assunzione, ma promettevano anche il rilascio del permesso di soggiorno», hanno raccontato. Promesse peraltro false, perché la maggior parte della documentazione è stata presentata prima dei termini previsti dalla legge, e per questo non è stata presa neppure in considerazione. Anzi, proprio la consegna anticipata avrebbe insospettito gli stessi funzionari della Prefettura, che hanno provveduto (come disposto dalla legge) a cestinare la modulistica irregolare. Termini a parte, la promessa del permesso di soggiorno non poteva essere una garanzia. Le domande, infatti, devono superare scrupolosi accertamenti e selezioni. Solo in caso positivo si procede con l'avvio della pratica per la regolarizzazione.
Martedì, intanto, code davanti agli uffici postali e servizi di pattugliamento per evitare disordini. È scattato alle ore 14.30 il termine per la presentazione della domanda. Dallo scorso 18 febbraio, presso tutti gli uffici postali, era disponibile gratuitamente un kit completo. I cittadini stranieri potevano rivolgersi ai sindacati, ai patronati ed alla Caritas per ottenere a titolo gratuito le consulenze necessarie per la compilazione della modulistica. Ancora incerte le cifre: si calcola che sono circa 700-800 i cittadini extracomunitari che hanno presentato la domanda di richiesta di assunzione. Richiesta necessaria per avviare la pratica per il rilascio del permesso di soggiorno. Numerosi i casi in città di matrimoni misti. L'estate scorsa saltò agli onori della cronaca locale la storia di un matrimonio centenario: 99 anni lui, 30 anni per la moglie extracomunitaria.
Fonte: Il Portico
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