Due piantagioni, 200 piante di canapa indiana sequestrate: è caccia agli spacciatori. Dopo il ritrovamento delle coltivazioni illecite in località San Martino ed il conseguente fermo dei proprietari, gli agenti del Commissariato di Polizia, diretto dal vice-questore Sebastiano Coppola, sono sulle tracce dei "pesci grossi". Nelle settimane scorse la Polizia, allertata da una "soffiata", si è recata in località San Martino, dove ha scoperto due piantagioni di canapa indiana. A finire nelle mani degli agenti il proprietario del terreno, un uomo di 60 anni che ha dichiarato di aver affittato il suolo e di non sapere l'utilizzo che ne veniva fatto, ed il suo inquilino, un uomo di 40 anni, tossicodipendente, con diversi precedenti alle spalle. Fermato insieme alla moglie, anche lei con problemi di tossicodipendenza, ha negato l'uso a fini di spaccio. L'operazione della Polizia si concluse con due fermi, data la mancata autorizzazione del magistrato a procedere con un arresto. Ma le indagini non sono finite. In queste ore la Polizia sarebbe sulle tracce di una terza persona, alla quale avrebbero condotto proprio le testimonianze rilasciate dai due fermati. Al momento le bocche restano cucite, ma sembra che la coltivazione della canapa sarebbe stata commissionata da chi gestisce anche un traffico di sostanze stupefacenti, rifornendo i consumatori.