Tu sei qui: CronacaPiscina, un "mare" di polemiche
Inserito da (admin), venerdì 9 maggio 2014 00:00:00
Prosegue a Cava de’ Tirreni la battaglia per la piscina comunale, che versa in uno stato di degrado assoluto. Da tempo è finita sott’accusa la gestione della struttura di via Gino Palumbo da parte dell’Ati Porzio Sport Management Srl - Società Cooperativa Acqua Park a.r.l. - A.S. Acquachiara Ati 2000, che nel 2004 si aggiudicò la concessione dell’impianto per 25 anni. Da allora, però, non ha mai versato le somme dovute, rendendo praticamente impossibile la ristrutturazione dell’immobile.
Sulla questione, tornata alla ribalta nelle ultime settimane anche grazie al forte interessamento dell’Associazione “Nuotare a Cava”, che ha avviato una raccolta firme, è intervenuto anche il sindaco Marco Galdi nel corso di “Piazza Cava”, trasmissione televisiva in onda sulle frequenze della Tv di Cava.
«Quella della piscina è una brutta storia che ha inizio nel 2004, anno in cui questa società ha preso in gestione la struttura, senza mai corrispondere un centesimo al Comune. Possiamo dire che c’è una truffa in atto - ha tuonato Galdi - perché chi prende in gestione un immobile comunale, vincendo una gara in cui era prevista la corresponsione di un canone, e dal 2004 non ha cacciato un euro per me sta mettendo in atto una vera e propria truffa. Inoltre, non hanno speso nemmeno i soldi per la manutenzione ordinaria della struttura, ragion per cui oggi si trova in uno stato a dir poco pietoso. Proprio per questo motivo Comune ed Asl stanno effettuando rilievi continuamente».
Intanto sulla questione il capogruppo consiliare di Ncd, Massimiliano Di Matteo, ha chiesto le dimissioni dell’assessore allo Sport, Gerardo Baldi.
«Ci auguriamo di non dover assistere ad una preannunciata chiusura dell’impianto a causa delle più volte lamentate condizioni igienico-sanitarie, oltre all’assenza dei richiesti interventi di manutenzione prescritti dalle autorità competenti - denuncia Di Matteo - Tutto ciò dimostra come nel settore dello Sport, come purtroppo anche in altri settori, vige un’incompetenza ed approssimazione politica e tecnica assolutamente inadeguata a garantire una perfetta gestione delle strutture comunali. Chiediamo all’amico assessore allo Sport di rassegnare le propri dimissioni dall’incarico ricoperto, avendo confuso e continuando a confondere il proprio ruolo con quello di un semplice impiegato, inerme ed impotente di fronte agli accadimenti quotidiani».
Valentino Di Domenico
Fonte: Il Portico
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